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Vanni Scheiwiller e l’arte da Wildt a Melotti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Last Updated on 18/10/2019

Apre oggi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma la mostra-omaggio a Vanni Scheiwiller, visitabile sino al 19 gennaio 2020, a vent’anni dalla sua morte

Vanni Scheiwiller
Vanni Scheiwiller

Apre oggi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma la mostra-omaggio a Vanni Scheiwiller, visitabile sino al 19 gennaio 2020. Un personaggio che ha attraversato come pochi la cultura, non solo italiana, del Novecento. Sempre impegnato in esperienze professionali intense per ricchezza e qualità, quasi sempre intrecciate con le vicende personali di poeti e artisti.

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Le opere in mostra

Nella ricorrenza dei vent’anni dalla morte avvenuta nel 1999, questa mostra mette al centro il talento di Scheiwiller, focalizzandosi sul suo lavoro di editore d’arte, sensibile intenditore e amico di artisti, che ha frequentato e seguito, anche con il suo lavoro di “cronista” in giornali e riviste. La mostra, che attraversa quasi un secolo, ruota attorno a due sale dedicate a Adolfo Wildt e a Fausto Melotti, toccando scuole, tendenze e linguaggi incrociati da Vanni Scheiwiller.

Tutti gli artisti in mostra, da Vincenzo Agnetti ad Ewa Zawadzka

Le opere, collezionate da Vanni e, dal 1980, da sua moglie Alina, in massima parte ancora nella casa milanese, sono dei seguenti artisti: Vincenzo Agnetti, Rafael Alberti, Assadour, Kengiro Azuma, Amerigo Bartoli, Luigi Bartolini, Carlo Belli, Jan Berdyszak, Martin Bradley, Alberto Burri, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Enrico Castellani, Arnoldo Ciarrocchi, Roman Cieślewicz, Eduardo Chillida, Fabrizio Clerici, Jean Cocteau, Pietro Consagra, Aldo Galli, Giorgio de Chirico, Enrico Della Torre, Stanisław Fijałkowski, Fillia, Lucio Fontana, Tullio Garbari, Henri Gaudier Brzeska, Franco Gentilini.

E ancora Arnaldo Ginna, Gianluigi Giovanola, Jerzy Grabowski, Alina Kalczynska, Janina Kraupe, Bice Lazzari, Osvaldo Licini, Leo Longanesi, Mino Maccari, Mario Mafai, Piero Manzoni, Giacomo Manzù, Arturo Martini, Marcello Mascherini, Tadeusz Myslowski, Amedeo Modigliani, Giorgio Morandi, François Morellet, Bruno Munari, Giulia Napoleone, Mario Nigro, Gastone Novelli, Roman Opalka, José Ortega, Ryszard Otręba, Jerzy Panek, Ivo Pannaggi, Tancredi Parmeggiani, Pablo Picasso, Edmund Piotrowicz, Antonietta Raphaël, Regina, Nino Ricci, Elio Roccamonte, Angelo Savelli, Alberto Savinio, Ruggero Savinio, Gino Severini, Scipione, Krzysztof Skòrczewski, Silvano Scheiwiller, Jan Tarasin, Antoni Starczewski, Guido Strazza, Emilio Vedova, Luigi Veronesi, Renzo Vespignani, Giuseppe Viviani, Anna Sobol Wejman, Ryszard Winiarski, Stanislaw Wòjtowicz, Ewa Zawadzka.

Pittura, scultura, disegno, opera grafica sono i vari linguaggi espressivi delle opere esposte. La mostra include, inoltre, prezioso materiale d’archivio come libri, immagini e documenti. Così da ricostruire la lunga storia di Vanni Scheiwiller e i suoi rapporti nella cultura del ‘900. Nei mesi di novembre e dicembre si terranno conversazioni con amici e testimoni della vita e dell’opera di Vanni Scheiwiller.

Chi è Vanni Scheiwiller

Vanni Scheiwiller nasce a Milano l’8 febbraio 1934 da Giovanni, libraio ed editore, e da Artemia Wildt. Nel 1951 il padre cede al figlio, ancora studente liceale, l’attività della casa editrice All’Insegna del Pesce d’Oro. Poesia e arte sono le due vocazioni della casa che Vanni ugualmente rispetta pur cercando, per far quadrare i conti, consulenze editoriali e tenendo rubriche d’arte per diversi periodici.

Nel 1977 fonda la seconda casa editrice, Libri Scheiwiller, con cui pubblica prestigiose collane legate alla committenza bancaria. Nel 1980 sposa l’artista polacca Alina Kalczyńska e per suo tramite la cultura polacca del secondo ‘900 – e specialmente la poesia – entra in Italia. I Premi Nobel C. Miłosz (1980) e W. Szymborska (1996), oggi la poetessa più letta e amata in Italia, trovano in lui il primo editore. Muore a Milano il 17 ottobre 1999.

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