Omaggio a Bertolucci a un anno dalla sua morte: torna la sedia elettrica di Emilio Leofreddi
Sull’installazione artistica, chiaro messaggio contro la pena di morte, si sedettero nel 1993 anche Lina Wertmuller, Dario Argento e lo stesso Bertolucci. Inoltre durante l’evento di mercoledì 27, in via Margutta, l’artista Enrico Manera presenterà il suo “Ultimo imperatore”

Era il 26 ottobre 2018 quando, all’età di 77 anni, si spense il grande Bernardo Bertolucci. Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, tra i nomi italiani più rappresentativi e conosciuti a livello internazionale, ha diretto film di successo come Ultimo tango a Parigi, Novecento e L’ultimo imperatore, che gli valse l’Oscar al miglior regista e alla migliore sceneggiatura non originale.
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L’evento che omaggia Bertolucci e la mostra
Il Maestro sarà omaggiato mercoledì 27 novembre, ore 18:30, con un evento speciale, presso Il Margutta Veggy Food & Art di Roma, all’interno della mostra “Veloci-Raptor” di Enrico Manera. L’esposizione, dato il successo ottenuto, sarà prorogata fino al 20 gennaio 2020. E’ visitabile presso il suddetto vegetariano, in via Margutta, voluta e curata dalla Daniele Cipriani Arte, sostenuta e ideata da Tina Vannini. Parte del ricavato della serata del 27 sarà devoluto per il progetto etico “Con il sole sul viso”, ideato e voluto da Alma Manera, a sostegno delle arti e degli artisti.
L’ultimo imperatore di Enrico Manera e la sedia elettrica di Emilio Leofreddi
Per l’occasione, durante l’evento del 27 (formula aperitivo, ingresso a pagamento), sarà presentata una nuova opera di Enrico Manera, dedicata al film “L’ultimo imperatore”, e sarà presente la sedia elettrica realizzata nel 1993 dall’artista Emilio Leofreddi. Su tale installazione artistica, che voleva mandare un chiaro messaggio contro la pena di morte, si sedettero anche Carlo Lizzani, Lina Wertmuller, Dario Argento e lo stesso Bertolucci. La foto da seduto di quest’ultimo fece il giro del mondo, sino ad arrivare sul New York Times.
Enrico Manera ricorda Bertolucci
Oggi la sedia torna in via Margutta, proprio dove venne presentata 26 anni fa, e “accoglierà” gli ospiti dell’appuntamento. “Ricordo quando con Bertolucci andammo a vedere una esibizione di Orlan, una famosa performer francese nota per le sue ricerche post-organiche – racconta l’artista Enrico Manera – Bernaldo era di una sensibilità estrema: non era soltanto appassionato di cinema, ma anche di tante forme di arti visive”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.