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Janet De Nardis: “Il web è il grande palcoscenico del futuro”

Last Updated on 15/01/2020

A conclusione del Digital Media Fest, il festival sui prodotti audiovisivi webnativi, abbiamo posto cinque domande a Janet De Nardis, deus ex machina della manifestazione

La prima edizione è stata, a dire di organizzatori e partecipanti, un grande successo. Ma il bello arriva adesso, perché la macchina organizzativa del Digital Media Fest, il festival sui prodotti audiovisivi webnativi, sta per essere nuovamente avviata. Nella speranza di fare ancora meglio, ancora di più. L’appuntamento, ideato e creato dalla giornalista Janet De Nardis, patrocinato dal Mibact e da Roma Lazio Film Commission, con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, si pone come obiettivo la promozione del talento webnativo italiano e internazionale, nonché il dialogo con i più importanti produttori, distributori e brand italiani e internazionali.

La prima edizione si è svolta circa un mese e mezzo fa alla Casa del Cinema, all’interno di Villa Borghese. Alla conduzione Savino Zaba e Silvia e Laura Squizzato. Tra i tantissimi personaggi che vi hanno preso parte, anche Biondo, Monica Guerritore, Paola Minaccioni, Stella Egitto, gli Actual, Violante Placido, Antonio Giuliani, Gianluca Mech, Simona Borioni, Elena Russo, Mariella Anziano, Stefania Orlando, Alessandro Tersigni, Giulia Luzi, Francesco Stella, Giordano Petri e Roberta Beta.

Ancora presto, ovviamente, per fare nomi e date di una seconda edizione, ma abbiamo comunque contattato Janet De Nardis, deus ex machina della manifestazione. Per capire ciò che è stato, per anticiparci ciò che sarà.

Cinque domande alla giornalista Janet De Nardis, ideatrice e organizzatrice del festival sui prodotti audiovisivi webnativi

Digital Media Fest: come e quando nasce l’idea di un festival dedicato agli audiovisivi webnativi?

E’ un progetto nato in seguito ai sei anni di esperienza come direttore del Roma web fest. Dopo un lungo periodo in cui ho visto nascere alcuni dei talenti che oggi vediamo al cinema come Vincenzo Alfieri o Ivan Silvestrini, ho capito che in pochissimo tempo il mercato dell’audiovisivo stava cambiando e il modo di raccontare storie diventava sempre più legato alle nuove tecnologie. Così il mio interesse si è spostato sui prodotti di realtà virtuale, i vertical video, le gaming-series. Ovviamente mantenendo viva l’attenzione su prodotti più tradizionali come i cortometraggi. Sono convinta che il web sia il palcoscenico più interessante di questo momento storico. Non solo per individuare nuovi talenti, ma anche per veicolare al grande pubblico prodotti di qualità. Il Digital Media Fest promuove tutto questo.

Dai un consiglio a chi vuole proporsi per la prossima edizione: quali sono i criteri per essere scelti?

Il primo è certamente quello di avere una buona storia da raccontare e una sceneggiatura che sia curata nei minimi dettagli. Il cinema e tutte le sue derivazioni vivono di emozioni veicolate attraverso immagini che hanno un senso compiuto, che raccontano qualcosa, che parlano al cuore. Poi, chiaramente, è importantissimo curare la tecnica e quindi la regia, la fotografia e l’audio. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, è possibile realizzare prodotti di alta qualità con spese contenute. A tutto questo è importante aggiungere dei buoni interpreti e la capacità di presentare bene un prodotto, soprattutto quando si partecipa alla sezione dedicata ai pitch.

Meglio un prodotto bello o un prodotto di contenuto?

Impossibile rispondere a questa domanda. Direi che un buon prodotto risponde a entrambe le caratteristiche. Se una delle due è di scarsa qualità ne risente l’intero prodotto. A quel punto si valuterà caso per caso, ma sempre restando su livelli mediocri.

Cosa sogni per una prossima edizione?

Di avere un budget importante per promuovere al meglio le opere più belle e dare un segnale al mercato che il denaro deve essere investito sui giovani talentuosi e sulle idee più innovative.

I prossimi progetti di Janet De Nardis

Ne ho moltissimi tra cui un romanzo, ma non so quando sarà terminato. Nel frattempo mi vedrete presto su Alice tv alla conduzione del Boss delle pizze e come protagonista di Instalovers, una serie per il web con Biondo, Clayton Norcross, Martina Nasoni, Marina Loi e tanti altri professionisti. Inoltre mi dedicherò alla promozione del cortometraggio che ho avuto il piacere di dirigere. “Punto di Rottura” è per me un progetto molto importante, realizzato in collaborazione con I Licaoni, che nasce per sensibilizzare alla tutela dell’ambiente. Ha come protagonisti Lidia Vitale, Sofia Bruscoli, Francesco Stella, Francesco Ferdinandi e Marco Passiglia.

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