Storia del teatro italiano – I cinque grandi degli anni Settanta, da Giorgio Gaber a Piera Degli Esposti
La terza parte della rassegna dei grandi nomi del teatro italiano: l’originalità di Giorgio Gaber, Gabriele Lavia, Corrado Augias, Gigi Proietti e Piera Degli Esposti

La terza parte della rassegna dei grandi nomi del teatro italiano: l’originalità di Giorgio Gaber, Gabriele Lavia, Corrado Augias, Gigi Proietti e Piera Degli Esposti
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Giorgio Gaber

Continuiamo il viaggio storico nel teatro italiano concentrandoci sugli anni Settanta. Si tratta di un periodo molto fruttuoso, ricco di novità, di inventiva e di scrittura drammaturgica. Nel corso degli anni Settanta a Milano nasce una nuova forma teatrale definita “teatro canzone” ad opera del cantautore Giorgio Gaber. Questo, insieme a Sandro Luporini, sposa la canzone d’autore con monologhi teatrali, confezionando un nuovo genere di spettacolo teatrale attraverso la fusione tra cantato e dialogato che affronta tematiche di forte impatto. La definizione di “teatro-canzone” oltre ad essere stata accolta dal vocabolario Treccani, è stata oggetto di una proposta di legge nel 2003 per la tutela del genere che rappresenta come bene culturale.
Gabriele Lavia

Uno dei massimi rappresentanti del teatro italiano è senza dubbio l’attore-regista e sceneggiatore Gabriele Lavia. Egli inizia la sua carriera d’attore molto precocemente e, nel corso degli anni ’70, inizia a dedicarsi alla regia teatrale. Esordisce come regista teatrale nel 1975 con Otello di W. Shakespeare e si dedica in modo particolare al teatro pirandelliano.
Corrado Augias

Nel corso degli anni Sessanta, soprattutto a Roma, nascono diversi gruppi sperimentali. Tra questi c’è “teatro 101”, un numeroso gruppo di aspiranti attori, scrittori e registi, del calibro di Calenda, Bene, Picasso e Augias. Quest’ultimo, Corrado Augias, giornalista, scrittore, conduttore, autore e drammaturgo, partecipa al gruppo sperimentale romano con la stesura di alcune opere teatrali come Direzione memorie e Riflessi di conoscenza, spettacoli entrambi interpretati da un giovane attore, Proietti.
Gigi Proietti

Gigi Proietti, attore, regista, doppiatore, conduttore e cantante, inizia nelle cantine romane con il gruppo sperimentale 101 e raggiunge il grande palcoscenico al fianco di Renato Rascel nel 1970 con il musical Alleluia brava gente. Si afferma come attore teatrale nel 1976 con lo spettacolo A me gli occhi, please. Registrando un successo che dura fino ai giorni nostri.
Piera Degli Esposti

Sempre nell’ambito del “teatro 101” muove i primi passi Piera Degli Esposti, attrice autodidatta che nel 1979 esordisce con il monologo Molly cara di J. Joyce che la consacrerà e le darà il giusto riscatto. Vorremmo sottolineare che Piera Degli Esposti è stata la prima attrice solista del teatro contemporaneo italiano, sfidando ogni pregiudizio e ogni resistenza machista, molto radicati nel settore teatrale del tempo.
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Salvo Gemmellaro, classe 1987, siciliano, autore e regista. Ho studiato all’Accademia della Comunicazione e Spettacolo di Roma, già articolista-blogger, ho pubblicato alcune raccolte poetiche, attualmente sono redattore teatrale per alcune riviste. Ho scritto per il giornale Universitario dell’Università degli Studi Sapienza di Roma, ho frequentato il corso di studi in Lettere Moderne e a breve conseguirò la laurea in Letteratura Italiana.
Ma come si fa a inserire tra i grandi del teatro italiano Corrado Augias? E Gabriele Lavia sarebbe più importante di Gassman, Albertazzi, Enrico Maria Salerno o Salvo Randone? Ma stiamo scherzando?