Se ti abbraccio non aver paura – La recensione del libro di Fulvio Ervas
Last Updated on 29/04/2020
“Se ti abbraccio non aver paura” (edizioni Marco Y Marcos) è un libro di viaggio. A scriverlo nel 2012 è stato chiamato Fulvio Ervas, scrittore ed insegnante di liceo che vive della campagna di Treviso. A commissionarlo è stato Franco Antonello di Castelfranco Veneto, padre di Andrea, allora diciottenne, ragazzo autistico…

“Se ti abbraccio non aver paura” (edizioni Marco Y Marcos) è un libro di viaggio. A scriverlo nel 2012 è stato chiamato Fulvio Ervas, scrittore ed insegnante di liceo che vive della campagna di Treviso. A commissionarlo è stato Franco Antonello di Castelfranco Veneto, padre di Andrea, allora diciottenne, ragazzo autistico. Un anno di dialogo fra i due ha fatto in modo che Fulvio Ervas scrivesse, come se fosse Franco Antonello, il racconto in prima persona del viaggio di un padre con il proprio figlio.
Da allora Andrea e Franco Antonello non hanno smesso di viaggiare, tanto da divenire personaggi mediatici e continuare a raccontare la propria storia in altri libri a firma dello stesso Andrea, nel frattempo divenuto un giovane uomo di 27 anni. La loro vicenda è stata raccontata di recente anche in un film “Tutto il mio folle amore” di Gabriele Salvatores con Claudio Santamaria, Valerio Golino, Diego Abatantuono e Giulio Pranno, nato dalle pagine di “Se ti abbraccio non aver paura” e che per questo è stato ripubblicato da Marcos y Marcos sul finire del 2019.
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La trama del libro
Nel romanzo Andrea, è un ragazzo speciale, diagnosticato a 3 anni come autistico, ama dipingere e mescolare i colori, riordina le cose secondo un ordine tutto suo, chiarisce i suoi pensieri attraverso un computer, distribuisce abbracci alle persone cui tocca anche la pancia, è bello e soprattutto, come dovrebbero essere tutti quelli della sua età, è un ragazzo pieno di vita. Suo padre Franco è anche lui un “ragazzo speciale”, ha i capelli lunghi e un pò brizzolati, somiglia a Luciano Ligabue, si fa domande ed è ancora capace di meravigliarsi, di accogliere sorprese e persone: Andrea gliel’ha insegnato.
Nasce così il progetto di un viaggio lungo un’estate – quella del 2010 – in cui padre e figlio attraversano fianco a fianco Stati Uniti e America Latina. Moto, automobili, aerei, bus, traghetti. Giorno e notte. Da Est ad Ovest, da Nord a Sud, i paesaggi sono istantanee. Gli incontri lungo la strada affreschi di personaggi da conservare nel cuore. Un trionfo di luoghi dell’anima, verso un prima ed un dopo. Un rituale di passaggio, non tanto per il giovane Andrea, quanto per suo padre. Per crescere e rendersi conto che si, questo figlio così speciale, cresciuto con tanto amore come solo la forza delle difficoltà sa fare, può anche lui essere lasciato andare verso il proprio mare aperto. Anche lui può andare incontro al viaggio che la vita, il destino, ha deciso di riservargli. E qui il viaggio diventa rito di iniziazione soprattutto per Andrea, verso una più complessa relazionalità sentimentale e perché no verso anche la scoperta del sesso, sempre con lo sguardo vigile e complice del padre in lontananza. Rassegnato, come tutti i genitori, a sorprendersi nel vedere crescere i propri figli.
Il nostro commento
Nel tempo sospeso della strada, padre e figlio condividono esperienze ed emozioni in carne viva. Quasi fossero cavalieri erranti, senza bussola, senza meta, ribaltano convenzioni e verdetti medici, abolendo la normalità, senza più distinguere chi dei due sia il diverso. Per tre mesi Andrea insegna a Franco ad abbandonarsi alla vita, seminando pezzetti di carta lungo il tragitto prepara il ritorno a casa e rivela al padre che una comunicazione è sempre possibile nonostante la solitudine e gli ostacoli dell’autismo. Franco vorrebbe rimanere in viaggio per sempre, lui che sa che “ per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima”. “Se ti abbraccio non avere paura“ è la loro storia, la storia vera di un viaggio ancora in corso.
La scheda del libro
Titolo: Se ti abbraccio non avere paura.
Autore: Fulvio Ervas.
Editore: Marcos y Marcos.
Anno edizione: 2019.
Pagine: 319 p.
EAN: 9788871688770
Prezzo: € 18,00.
Chi è Fulvio Ervas

Fulvio Ervas è nato senza sapere che Albert Einstein era morto da qualche mese. Quando ne avrà coscienza, si iscriverà a un liceo con la presunzione di doversi costruire una qualche cultura scientifica. Inspiegabilmente attratto da tutti gli animali diversi dall’uomo, si laurea in Scienze Agrarie, indirizzo zootecnico, con un’inquietante tesi sulla “Salvaguardia della mucca Burlina”. Insegna Scienze Naturali nell’impero della Pubblica Istruzione, ma è assediato dalle storie. In treno, nell’orto, in palestra, vicende e personaggi gli si affollano in testa, non gli danno pace finché non si sentono provvisoriamente in salvo su un taccuino, per essere portati al più presto tra le mani dei lettori.
Insieme alla sorella Luisa ha pubblicato La lotteria (Premio Calvino 2001), Commesse di Treviso e Succulente. Vive in provincia di Treviso, con la moglie, una figlia e un numero imprecisato di animali domestici. Pinguini arrosto è del 2008, Follia docente e Buffalo Bill a Venezia del 2009. Nel 2010 pubblica Finché c’è prosecco c’è speranza. Il successo popolare arriva con Se ti abbraccio non aver paura (2012), romanzo-biografia sul rapporto (vero) tra una padre e un figlio affetto da una forma di autismo che, tradotto in 9 lingue, ha ricevuto numerosi premi (tra i quali il Premio Anima e il Premio Viadana, Libro del’anno 2012 degli ascoltatori di Fahrenheit Rai Radio 3). Nel 2013 pubblica Si fa presto a dire Adriatico e due anni dopo Tu non tacere. Tra le sue ultime opere si ricordano Pericolo giallo, Nonnitudine e Il convegno dei ragazzi che salvano il mondo. I suoi libri sono editi da Marcos y Marcos.
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Classe 1977, consulente di comunicazione. Vivo fra Roma e l’Umbria. Prima e dopo la laurea sono passato per varie reincarnazioni: sarto, guerrilla marketer, responsabile ufficio stampa nel settore del trasporto aereo, ghost writer. Mi occupo dello sviluppo di progetti editoriali e organizzo festival letterari. Leggo libri, da scrittore sospeso ne scrivo recensioni.