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Teatro dell’Opera di Roma, si riparte a luglio con il Rigoletto. A novembre, invece, La Clemenza di Tito

La location prevista per il Rigoletto, in accordo con il sindaco Virginia Raggi, sarà Piazza di Siena, all’interno del parco di Villa Borghese. Salterà, invece, il festival estivo a Caracalla…

Teatro dell'Opera di Roma, online le edizioni de Il barbiere di Siviglia, Il viaggio a Reims e Lucia di Lammermoor
Teatro dell’Opera di Roma, online le edizioni de Il barbiere di Siviglia, Il viaggio a Reims e Lucia di Lammermoor

La cultura riparte, stavolta davvero. Se ancora si respira aria di paura e di incertezza tra musei, concerti e cinema, il primo passo lo fa il teatro. Il Teatro dell’Opera di Roma, infatti, ha ufficializzato che la prossima estate ripartirà con le note del Rigoletto. Il sovrintendente Carlo Fuortes, intervistato dal Corriere della Sera, intende rialzare il sipario già da luglio. Nel frattempo ufficializza che il festival estivo nella suggestiva cornice delle Terme di Caracalla non si terrà, in quanto sarebbe impossibile rispettare le norme anti-Covid.

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Salta il festival estivo alle Terme di Caracalla

La location, in accordo con il sindaco Virginia Raggi, sarà la vasta area di Piazza di Siena, all’interno del parco di Villa Borghese. Qui, infatti, sarebbe possibile evitare assembramenti, montare un impianto e una platea gradinata. E, soprattutto, lavorare osservando quanto prescritto dal Comitato tecnico scientifico Covid-19. Quindi accogliendo in spazi all’aperto fino a 1000 persone tra pubblico, artisti e maestranze. Gli spettatori non potranno stare in piedi e avranno posti a sedere preassegnati e inamovibili.

Nel cast troveremo il Rigoletto di Luca Salsi, la Gilda di Rosa Feola e il Duca di Mantova di Vittorio Grigolo

Per l’occasione, si esibirà un ottimo cast, tutto italiano, con il Rigoletto di Luca Salsi, la Gilda di Rosa Feola e il Duca di Mantova di Vittorio Grigolo. Sul podio, troveremo il Direttore musicale dell’Opera di Roma, Daniele Gatti. “Saranno spettacoli che devono tenere conto dei vincoli – chiosa Fuortes al Corriere – le regie si adattano allo spazio scenico e i cantanti non si possono toccare”.

“La Clemenza di Tito” di Mozart, con la regia di Mario Martone, per fine novembre

Tra le (poche) altre anticipazioni, Il barbiere di Siviglia in forma di concerto, un balletto cult e iconico di Roland Petit del 1972, Pink Floyd Ballet, su musiche del celebre gruppo rock britannico. Nonché concerti di musica sinfonica. E per l’autunno? “Stiamo lavorando – conclude Fuortes – con Mario Martone, regista di “La Clemenza di Tito” di Mozart con cui apriamo la stagione a fine novembre, per una messinscena che trasformi gli obblighi in una nuova forma di rappresentazione”.

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