Fase Due, dal 18 maggio riaprono anche gli Istituti archivistici
Last Updated on 16/05/2020
Quarantotto Istituti archivistici su tutto il territorio nazionale, tra cui quelli situati nei capoluoghi di regione. A seguire gli altri nelle settimane successive…

Anche gli Istituti archivistici, come i Musei, riapriranno le loro porte al pubblico, già a partire dalla prossima settimana. Quarantotto Istituti archivistici su tutto il territorio nazionale, tra cui quelli situati nei capoluoghi di regione. A seguire altri nove nella settimana successiva. E poi da tutti gli altri, riprenderanno la loro attività presso le proprie sedi.
Il lungo lockdown degli Archivi di Stato
L’Attività degli Archivi di Stato, come quella degli altri luoghi della cultura, non si è mai fermata, durante tutto il periodo di lockdown. Nonostante le difficoltà, hanno continuato ad assicurare consulenza e ricerche a distanza, e aderito alle diverse campagne promosse dal MiBACT sui social network e sui siti internet istituzionali, continuando, così, a comunicare e condividere con il pubblico i loro documenti più preziosi, rendendoli accessibili da remoto.
Le parole del Direttore generale, Anna Maria Buzzi
“Siamo orgogliosi di inaugurare questa seconda fase, contribuendo a restituire al Paese un senso di normalità, e al pubblico di studiosi e appassionati un accesso diretto ai nostri archivi – dichiara Anna Maria Buzzi, direttore generale Archivi del Mibac – È stato un grande sforzo organizzativo, quello che ha permesso di definire le riaperture già dalla settimana prossima, nonostante le difficoltà e l’esiguità di personale, e nel pieno rispetto di tutti i protocolli di sicurezza a tutela di fruitori e lavoratori, ma anche un impegno corale, al quale tutti gli Istituti hanno partecipato con grande passione e motivazione: per questo, dobbiamo ringraziare i Direttori dei singoli Istituti per il grande senso di responsabilità, e anche le Organizzazioni sindacali per la sensibilità dimostrata”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.