Generazione Bim Bum Bam – La recensione del libro di Alessandro Aresu
Last Updated on 25/05/2020
Alessandro Aresu, “giovane” filosofo cagliaritano nato nel 1983 cerca di raccontare la sua generazione con un libro, “Generazione Bim Bum Bam”, edito da Mondadori nel 2012 ed uscito di recente anche in formato e-book.

Giorgio Gaber cantava che la sua generazione ha perso. Ma la generazione dei nati a cavallo fra il 1975 ed il 1990, piuttosto, che fine ha fatto? Alessandro Aresu, “giovane” filosofo cagliaritano nato nel 1983 cerca di rintracciarla con un libro, “Generazione Bim Bum Bam”. Edito da Mondadori nel 2012 ed uscito di recente anche in formato e-book.
Il tentativo – quanto mai opportuno – non è del tutto riuscito, inutile dire che però ce ne fosse bisogno. Forse fra il 1975 ed il 1990 non passa solo una generazione, le generazioni passate sono due e mille insieme allo stesso tempo, ma cos’è che permette ad i nati in quest’arco temporale di riconoscersi come un’entità condivisa, un “noi” che possa sentirsi “atteso sulla terra” per comunicare, interagire, farsi rappresentare, lottare? Qual è l’esperienza, la cultura, l’emozione, la realtà, l’ideale che possa spingere a riconoscersi in un gruppo?
La trama del libro
Aresu dà una lettura personale ed insieme condivisibile, forse un io comune ed edificante c’è anche per questo gruppo di precari dannati: sono i cartoni animati. Quelli del popolare contenitore tv andato in onda sulle reti Mediaset a cavallo fra gli anni ’80/’90 del secolo scorso che dà il titolo al libro, ma anche gli altri quelli ospitati sulle altre tv commerciali italiane del periodo. Espressioni, personaggi, sigle tv, sono un rieccheggiare di evergreen, quasi una risposta di questa “generazione” al misticismo che accompagna ormai da decenni il perpetuo revival degli anni ’60, il Sessantotto e tutto quello che tuttora rappresenta e rappresenterà in futuro per una gran parte della nostra popolazione.
Spank, Mila e Shiro, Conan, i Cavalieri dello Zodiaco, Pollon, ma anche Cristina D’Avena e Alessandra Valeri Manera – curatrice del programma Bim Bum Bam – la Cina e Berlusconi. Per una rivoluzione che ha visto la scomparsa delle agenzie di socializzazione fino ad allora conosciute come ad esempio l’oratorio o la sede di partito, rinchiudendo ed allo stesso tempo liberando una generazione nello spazio angusto della propria cameretta. Dando di fatto inizio a quel fenomeno di relativismo culturale che troverà la propria sublimazione con l’avvento di internet e dei social network, per cui la condivisione diviene pure atto formale del condividere qualsiasi cosa, ma paradossalmente non la stessa cosa. Il predominio della forma sul contenuto, o meglio del mezzo sul messaggio.
Il nostro commento
Individualismo, libertà di accesso, molteplicità di voci, ma anche tanto rumore. Quasi l’incapacità di cantare all’unisono uno stesso motivo, se non per scoprire poi di riuscirci solo se eterodiretti. Una sottile nuova forma di “megafono sociale” ancora più a rischio di qualunquismo. Un ghetto di buone intenzioni che entra in crisi quando di colpo occorre trasportare un movimento d’opinione dalla realtà virtuale alla vita di tutti di giorni. Una perdita di equilibrio nel passaggio insoluto dalle vecchie alle nuove forme di rappresentanza.
La Generazione Bim Bum Bam non esiste o meglio non riesce a trovare la sua strada, a crescere insieme, dispersa dietro i propri molteplici interessi, perché non ha chiaro ciò per cui valga la pena lottare. Rassegnata ad ascensori sociali che sono scorciatoie diffuse ma purtroppo non per tutti. Condannata ad essere la prima generazione ad affrontare un regresso delle proprie condizioni di vita rispetto alla generazione che l’ha preceduta, ancora tragicamente inconsapevole che i prossimi scontri sociali non saranno più fra destra e sinistra, ma tra il sempre più ricco ed il sempre più povero. Una guerra di ultimi in cui la contrapposizione generazionale tra giovani e meno giovani, tra cultura dell’assistenzialismo ed il suo lontano ricordo, prenderà nei prossimi anni i contorni dell’emergenza.
“Aresu scrive in maniera godibile e creativa, talvolta autocelebrativa, ma è quanto di più distante ci possa essere da quel “cattivo maestro” di cui la generazione di cui parla avrebbe bisogno”
Qualcuno ha scritto che ci si accorge del tempo che passa nel momento in cui i propri miti invecchiano. Il libro di Aresu riesce a dar voce al possibile immaginario di una generazione talmente bombardata di stimoli, da perdersi e non sapersi riconoscere. Aresu scrive in maniera godibile e creativa, talvolta autocelebrativa, ma è quanto di più distante ci possa essere da quel “cattivo maestro” di cui la generazione di cui parla avrebbe bisogno. Sembra anche lui intrappolato nella cameretta con i propri cartoni animati, quasi un altro Carlo Conti con i suoi migliori anni. “Noi che eravamo…” diviene qui un requiem per una generazione che non ha vissuto e sembra già sfiorita. Una nostalgia insensata per un’impotenza che è vera e propria malinconia. Per quelle risposte che mancano e che, una generazione iperconnessa ma frammentata, continua a cercare nell’ombra della propria cameretta in attesa della merenda pomeridiana.

Chi è Alessandro Aresu
Alessandro Aresu è consigliere scientifico di Limes, direttore scientifico della Scuola di Politiche e capo della Segreteria Tecnica del Ministro del Sud e della Coesione Territoriale. Si è laureato in filosofia del diritto con Guido Rossi all’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, dove è stato anche allievo di Enzo Bianchi e Massimo Cacciari. È stato consulente e consigliere di diverse Istituzioni, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia Spaziale Italiana. Tra le sue ultime pubblicazioni, L’interesse nazionale. La bussola dell’Italia (con Luca Gori, Il Mulino, 2018), e Le potenze del capitalismo politico. Stati Uniti e Cina (La nave di Teseo, 2020).
Scheda del libro
Titolo: Generazione Bim Bum Bam
Autore: Alessandro Aresu
Editore: Mondadori
Anno edizione: 2012
Pagine: 208 p.
EAN: 9788804615842
Prezzo: € 17,00
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Classe 1977, consulente di comunicazione. Vivo fra Roma e l’Umbria. Prima e dopo la laurea sono passato per varie reincarnazioni: sarto, guerrilla marketer, responsabile ufficio stampa nel settore del trasporto aereo, ghost writer. Mi occupo dello sviluppo di progetti editoriali e organizzo festival letterari. Leggo libri, da scrittore sospeso ne scrivo recensioni.