Brunello Cucinelli: “I “Pensieri” di Marco Aurelio mi hanno indicato la via della vita”
Anche Brunello Cucinelli, l’imprenditore-filosofo attivo nel settore della moda, è tra coloro che promuovono il piacere di leggere. Lo fa con una testimonianza registrata durante l’edizione 2019 di Capalbio Libri. Prima di lui anche Andrea Purgatori, Matteo Marzotto, Giancarlo Magalli e Alberto Asor Rosa…

Anche Brunello Cucinelli, l’imprenditore-filosofo attivo nel settore della moda ed ambasciatore del made in Italy nel mondo, è tra coloro che promuovono il piacere di leggere grazie ad una sua testimonianza registrata durante l’edizione 2019 di Capalbio Libri, il festival sul piacere di leggere, che è stata diffusa oggi, mercoledì 27 maggio 2020, sui canali social Facebook e Twitter del festival grazie all’iniziativa “Capalbio Libri – Il piacere di leggere replay”.
Brunello Cucinelli: “Il piacere di leggere è alla base della vita”
Per Brunello Cucinelli, stilista e imprenditore, leggere è la base della vita come diceva l’imperatore romano Adriano: “I libri mi hanno indicato la via della vita, da grande la vita mi ha fatto comprendere il contenuto dei libri. Coloro che costruiranno biblioteche avranno costruito granai per l’umanità”. Questo quanto affermato da Brunello Cucinelli in una breve intervista rilasciata al festival in occasione della sua partecipazione a Capalbio Libri 2019.
In questa occasione Brunello Cucinelli ha indicato come libro della propria vita “Pensieri” dell’imperatore romano Marco Aurelio, una figura molto affascinante perché dovette dirigere un impero, pensò da filosofo e raccomandò a se stesso come comportarsi durante la sua esistenza: vivi secondo natura; asseconda l’umanità; progetta come se vivessi per l’eternità. Marco Aurelio fu un uomo ed un imperatore, ma fu soprattutto un essere molto speciale che ha mostrato a Cucinelli la via da seguire nella propria vita.
Brunello Cucinelli, re del cachemire e “imprenditore – filosofo”
Brunello Cucinelli è il re del cachemire e viene definito l’imprenditore – filosofo, vede infatti la sua impresa come un ambito di azione per sviluppare e incrementare il sogno di un capitalismo che valorizzi l’uomo. Dopo il matrimonio si è trasferito a Solomeo, in provincia di Perugia, che è diventato l’oggetto dei suoi sogni e il grande laboratorio dei successi di imprenditore e di umanista. Alle figlie per il matrimonio ha regalato 1000 libri ed ha dichiarato: “Se dovessi perdere tutto, la sola cosa che conserverei sono i libri”.
Brunello Cucinelli è stato protagonista di Capalbio Libri sabato 27 luglio 2019 alle ore 19:00 presentando il proprio libro “Il sogno di Solomeo. La mia vita e l’idea del capitalismo umanistico” edito da Feltrinelli. Ad intervistarlo la giornalista Antonella Piperno.
Con Brunello Cucinelli si conclude la campagna “Capalbio Libri – Il piacere di leggere replay”
Con la testimonianza di Brunello Cucinelli si conclude oggi la campagna “Capalbio Libri – Il piacere di leggere replay” costruita attorno agli hashtag #CapalbioLibri #ilpiaceredileggere #replay. Partita lo scorso 2 aprile, la campagna ci ha tenuto compagnia attraverso le varie fasi del lockdown per circa 2 mesi, riscontrando grande apprezzamento da parte del pubblico della rete con una interazione social media totale – fino ad ora – di più di 50000 utenti.
Su Facebook (tra condivisioni, reazioni e commenti) i post di Capalbio Libri hanno raggiunto una copertura di 8000 utenti. Per quanto riguarda Twitter, invece, i contenuti sono stati visualizzati 33200 volte durante la campagna; su Instagram post e storie hanno raggiunto una copertura di 9000 utenti. Tra i contributi più apprezzati spiccano quelli del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini, del critico letterario Alberto Asor Rosa, del giornalista Alan Friedman e dei personaggi tv Andrea Purgatori e Giancarlo Magalli.
Il piacere di leggere secondo Andrea Purgatori, Matteo Marzotto, Giancarlo Magalli e Alberto Asor Rosa
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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