Curiosità sull’arte – La verità sulla genesi del David di Michelangelo
Last Updated on 06/07/2023
Il taglio della lastra di marmo di cui si servì Michelangelo nel 1504, per la realizzazione della celebre scultura del David, era già avvenuto 43 anni prima. Fu un artista di nome, Agostino di Duccio infatti a richiedere per primo tale operazione...

Il taglio della lastra di marmo di cui si servì Michelangelo nel 1504, per la realizzazione della celebre scultura del David, era già avvenuto 43 anni prima. Fu un artista di nome Agostino di Duccio, infatti, a richiedere per primo tale operazione. Il suo progetto mirava alla realizzazione di una statua di Ercole che sarebbe stata inserita in una cattedrale fiorentina. Successivamente di Duccio abbandonò l’idea e il marmo rimase inutilizzato per 10 anni. Anche l’artista Antonio Rossellino si propose di adoperarlo, ma trovandolo troppo difficile da scolpire, rinunciò al suo lavoro. In conclusione lo utilizzò Michelangelo Buonarroti che dette inizio al suo lavoro nel 1501.
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Chi sono Agostino di Duccio e Antonio Rossellino
Agostino di Duccio (Firenze, 1418 – Perugia, 1481 circa) è stato uno scultore italiano. Da Donatello riprese la tecnica dello stiacciato, utilizzandola per ricercare effetti di decorazione superficiale più fluida, dalla grazia un po’ fredda, definita “neoattica”. Antonio Rossellino, pseudonimo di Antonio Gamberelli (Settignano, 1427 – Firenze, 1479), è stato uno scultore italiano, chiamato Rossellino a causa del colore dei suoi capelli. Famoso anche per le creazioni in terracotta, caratterizzate da un bassorilievo al quale veniva aggiunta una policromia in tenui colori, ben diversa dalla robbiane invetriate bianche e blu, ne fece una sua prerogativa e gli valsero notevole popolarità e un alto numero di commissioni.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.