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Franceschini ai lavoratori dello spettacolo: “La possibilità di riaprire dal 27 marzo non pregiudica i ristori”

Last Updated on 01/03/2021

“I lavoratori dello spettacolo devono stare tranquilli, la possibilità di riaprire dal 27 marzo non pregiudica i ristori”. Le parole del ministro della cultura Dario Franceschini ai microfoni di Radio Non Stop News su Rtl 102.5.

Dario Franceschini, Mibact, tavolo permanente

“I lavoratori dello spettacolo devono stare tranquilli, la possibilità di riaprire dal 27 marzo non pregiudica i ristori”. Le parole del ministro della cultura Dario Franceschini ai microfoni di Radio Non Stop News su Rtl 102.5. “Anche quest’anno erogheremo il fondo unico per lo spettacolo indipendentemente dalle alzate di sipario e continueremo a dare i ristori e a sostenere il settore anche con le aperture limitate”.

“Si tratta di realtà con esigenze diverse, anche rispetto alla riapertura”

Cinema e teatro, fa notare Franceschini a Pierluigi Diaco “hanno chiesto a lungo di riaprire. Ma si tratta di realtà con esigenze diverse, anche rispetto alla riapertura. Per il cinema, ad esempio, c’è da considerare una questione di prodotto. Per questo nel dpcm che probabilmente firmeremo già oggi l’ipotesi è quella di consentire e non certo di obbligare la riapertura a partire da quella data”.

Sulle riaperture del 27 marzo: “Se c’è il coprifuoco, va rispettato”

Naturalmente in zona bianca o gialla, aggiunge, e compatibilmente con l’andamento dell’emergenza: “Non abbiamo la bacchetta magica”. Quanto agli orari, invece, “è chiaro che saranno limitati, così come i posti. Se c’è il coprifuoco, va rispettato. Poi via via ci adegueremo. Sarà comunque simbolico, un po’ come fu con le librerie in pieno lockdown, che abbiamo voluto tenere aperte”.

“Cultura e turismo sono tra i settori che hanno pagato di più e che riprenderanno con più lentezza”

Stesso discorso per i musei: “Apriranno anche nei weekend ma solo su prenotazione per impedire assembramenti”. Infine sul tema dei lavoratori: “Cultura e turismo sono tra i settori che hanno pagato di più e che riprenderanno con più lentezza. In questi lunghi mesi però abbiamo stanziato 2 miliardi di fondi, introdotto misure che non esistevano come la cassa integrazione, fondi di sostegno per gli stagionali e i precari. Continueremo a farlo – conclude- sosterremo il settore fino a quando ci sarà l’emergenza, anche con riaperture limitate”.

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