Turismo: la domanda turistica a Roma è diminuita del 74,1%
Last Updated on 03/03/2021
Il calo della domanda turistica è stato più contenuto per le presenze italiane (circa -45%) rispetto a quelle straniere (circa -88%). Si stima che la crisi della abbia tagliato oltre il 70% del valore della spesa turistica registrata nel 2019…

Nel 2020 la domanda turistica a Roma è diminuita del 74,1% e nel Lazio del 71,8%. È quanto emerge da un’analisi presentata da Intesa Sanpaolo e Srm, Centro Studi collegato al Gruppo bancario. Il calo è stato più contenuto per le presenze italiane (circa -45%) rispetto a quelle straniere (circa -88%). Si stima che la crisi abbia tagliato oltre il 70% del valore della spesa turistica registrata nel 2019. Nonché il 75% del fatturato delle imprese del settore “core” della filiera turistica romana, con un impatto negativo sul Pil di -1,97%.
Lo studio ipotizza 3 diversi scenari per il 2021
Lo studio ipotizza 3 diversi scenari per il 2021 che si distinguono per la velocità della ripresa, dai quali emerge una crescita della domanda turistica a Roma con valori tra 12,8, 20,3 e 23,1 milioni di presenze. In termini di valore aggiunto, si stima che la ripresa della domanda turistica possa far recuperare tra 451,5 milioni, 1.300 milioni e 1.624 milioni di euro a seconda delle tre ipotesi considerate; quindi, sottolinea lo studio Intesa Sanpaolo Srm, solo un parziale recupero rispetto a quanto perso nel 2020.
Da Intesa Sanpaolo un plafond di 2 miliardi per il settore
«Intesa Sanpaolo, sin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, ha messo in campo misure nazionali significative per le aziende dell’industria turistica – dichiara Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Lazio, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo – Un plafond da 2 miliardi di euro a sostegno della liquidità e un accordo con Federalberghi che ha permesso la sospensione fino a 24 mesi delle rate dei finanziamenti in essere».
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.