Grecia, Cipro e Portogallo aprono le frontiere. L’Italia, invece, punta sul “digitale”
I cittadini del Regno Unito possono finalmente prenotare le loro vacanze balneari. Ma, almeno per il momento, non in Italia. Solo Grecia, Cipro e Portogallo, grazie alle loro campagne vaccinali, hanno annunciato l’allentamento delle restrizioni. E l’Italia?

I cittadini del Regno Unito possono finalmente prenotare le loro vacanze balneari. Ma, almeno per il momento, escluderanno l’Italia. Solo Grecia, Cipro e Portogallo, grazie alle loro campagne vaccinali, hanno annunciato l’allentamento delle restrizioni. Il governo di Atene ha deciso che darà priorità ai britannici anche rispetto alle nazioni dell’Unione europee: per tutti quelli che avranno ricevuto le due dosi non ci sarà bisogno di test o quarantena se vorranno andare nei prossimi mesi a godersi le spiagge elleniche.
Le parole del ministro del Turismo di Atene, Haris Theoharis
“Per quanto riguarda il Regno Unito, siamo felici di poter aprire le nostre braccia e le nostre porte prima del previsto. Questo è il piano che stiamo cercando di perseguire per alcuni Paesi che hanno tassi di vaccinazione elevati”, ha dichiarato il ministro del Tursmo di Atene, Haris Theoharis. Le proposte allo studio del governo includono un “progetto pilota con alcuni paesi” in vista della riapertura ufficiale della Grecia il 14 maggio per testare le misure al confine e i protocolli sanitari nelle località turistiche.
L’annuncio anche per Cipro e Portogallo
Cipro aveva già annunciato la riapertura dei suoi confini ai britannici dal prossimo primo aprile. Per il Portogallo, invece, questa la situazione: “Stiamo lavorando a un piano e speriamo di dare il benvenuto a tutti i vacanzieri britannici a partire dal 17 maggio”. Lo riferisce la segretaria di Stato al Turismo Rita Marques, spiegando che l’idea è che “i vacanzieri possano presentare alle autorità portoghesi una certificazione che attesti che sono vaccinati contro il virus o mostrare un test Covid negativo“, e in entrambi i casi non sarà necessaria alcuna quarantena.
L’Italia punta alla “rivoluzione digitale”
Diverse, ahimé, le prospettive italiane. Il ministro del turismo Massimo Garavaglia qualche giorno fa: “Già da subito, però, nel prossimo decreto, dobbiamo intervenire più e meglio sulla questione sostegni. Coglieremo nell’anno in corso ogni opportunità possibile, iniziando in sicurezza tutto ciò che si può. Consapevoli che la ripartenza vera sarà quando saremo tutti vaccinati. Per il futuro – prosegue – bisogna puntare sulla rivoluzione digitale, che offre sviluppi e opportunità al settore. E dovremo superare le frammentazioni, sia quella orizzontale, risolta dall’istituzione di un ministero ad hoc, sia quella verticale nel rapporto con le regioni, con le quali abbiamo già trovato punti chiave di coordinamento, concordando di promuovere prima di tutto il brand Italia”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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