Ecce Homo: a Villa Adriana e Villa d’Este l’incontro fra il divino e l’umano
Last Updated on 30/06/2021
L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae presenta la mostra “Ecce Homo: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia”. Al centro della mostra si pongono la fragilità e la ricerca di senso, quali condizioni profondamente connaturate all’essere umano e al rapporto con il divino. Fino al 17 ottobre 2021.

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae di Tivoli presenta, fino al 17 ottobre 2021, la mostra Ecce Homo: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia. Al centro di questa, curata da Andrea Bruciati, si pongono la fragilità e la ricerca di senso, quali condizioni profondamente connaturate all’essere umano e al rapporto con il divino. L’evento è organizzato dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma. Con il sostegno di Regione Lazio, Lazio Crea e Università San Raffaele. Con la sponsorizzazione di Acea S.p.a. Fino al 17 ottobre 2021. A cura di Andrea Bruciati.
Le opere in mostra di Ecce homo
Ecce homo: sono le parole dette da Pilato nel Vangelo di Giovanni (XIX, 5) nel presentare alla folla Gesù, dopo averlo fatto flagellare e lasciato rivestire per dileggio con un manto rosso e una corona di spine. La scena, sommamente tragica, diviene una delle più rappresentate della passione, il cui racconto si snoda in mostra attraverso opere e prestiti illustri da prestigiose collezioni pubbliche e private.
L’esposizione intende infatti accostarsi al significato profondo e universale dell’incarnazione e della morte di Cristo, consentendo di intrecciare ad essa differenti percorsi antropologici e artistici, trasversali alle epoche e alle sensibilità culturali. Al centro della mostra si pongono la fragilità e la ricerca di senso, quali condizioni profondamente connaturate all’essere umano e al rapporto con il divino.
Il ciclo statuario antico dei Niobidi e la vulnerabilità secondo Nicola Samorì
Il noto ciclo statuario antico dei Niobidi, rinvenuti a Ciampino (Roma) e ora nelle collezioni dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, consente di esplorare il tema del dolore e del lutto, raccontando la strage dei figli di Niobe, uccisi per punire l’alterigia della madre. L’innocenza delle vittime e il trauma della perdita sono il cuore di un racconto che ha attraversato i secoli giungendo ai nostri giorni e interpellando la coscienza e la sensibilità dei moderni.
All’opposto cronologico, Nicola Samorì (Forlì, 1977), rappresentato da Monitor, indaga invece i temi della vulnerabilità, della debolezza della carne, della rottura dell’integrità. Lo fa lavorando su uno stratificato archivio iconografico, depositato per accumulo nella memoria collettiva e profondamente rielaborato dall’artista attraverso squarcianti intuizioni.
“La mostra evoca la tangibilità e la prossimità del divino, attraverso un approccio intimo e intenso alla dimensione spirituale”
“Questa esposizione – dichiara Andrea Bruciati, direttore delle Villae e curatore della mostra – evoca la tangibilità e la prossimità del divino, attraverso un approccio intimo e intenso, ancorché laico, alla dimensione spirituale. Paradossalmente la mostra avvicina l’intangibile all’uomo, dà corpo e materia all’indicibile e al trascendente e trasferisce su un piano di universalità un tema strettamente legato alla sensibilità cristiana.”
Info, costi e orari
Luogo: Villa d’Este/Santuario di ercole Vincitore, Tivoli.
Date: fino al 17 ottobre 2021.
Orari: dal martedì alla domenica dalle 8:30 alle 19:45, con ultimo ingresso alle 18:45. Lunedì dalle 14 alle 19:45, con ultimo ingresso alle 18:45.
Villa d’Este – Biglietto ordinario (con accesso al sito): € 13.00.
Santuario di Ercole Vincitore – Biglietto ordinario (con accesso al sito): € 8.
Biglietto unico mostra intera, in due sedi: € 15.
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