“Vittorio Cini. L’ultimo Doge”, la collettiva dei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma
E’ Vittorio Cini, l’“ultimo Doge di Venezia” come lo definì Indro Montanelli, il protagonista della mostra “Vittorio Cini. L’ultimo Doge”, a cura di Marco di Capua, visitabile fino al 24 luglio presso i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, con le opere di 27 artisti

Affrontando Benito Mussolini con parole molto chiare, Vittorio Cini, ministro delle Comunicazioni, nel corso del Consiglio dei Ministri del 19 giugno del 1943, per primo gli disse che non poteva continuare, come aveva fatto negli ultimi tre anni, a lasciarsi sorprendere dagli eventi! Il popolo italiano era povero e allo sbando. E chiese, quindi, di far cessare quell’inutile guerra al fianco di Hitler! Per questa sua presa di posizione, dopo l’8 settembre venne arrestato dai Tedeschi e deportato nel campo di concentramento di Dachau. E’ Vittorio Cini, l’“ultimo Doge di Venezia” come lo definì Indro Montanelli, il protagonista della mostra “Vittorio Cini. L’ultimo Doge”, a cura di Marco di Capua, visitabile fino al 24 luglio presso i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, con le opere di 27 artisti.
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Le opere in mostra
Tra queste, “Gli amanti dell’isola” di Oliviero Rainaldi (2022, carbone su carta, cm 300 x 250). “La O di Giotto, d’après 1962” di Alberto Biasi (2000, Acrilico e PVC su tavola, Cm 85 x 85); “Notturno a Venezia” di Ettore de Conciliis (2020, olio su tela 197 x 266,5 cm). “Variazione lagunare su tema di San Giorgio” di Giovanni Tommasi Ferroni (2022 olio su tavola, cm 40 x 40). “Mappa per andare via” di Pizzi Cannella (2004, tecnica mista su tela, cm 300×700). “Colosseo”, di Mauro Reggio (2022, olio su tela,70 x 100 cm); “Italia pacco: tutto ciò che non è stato” di Marco Bernardi (2017-2022, gommapiuma legno celofan, 200x90x20 cm). “San Giorgio”, di Elisa Grezzani (2022, tecnica mista su tavola, cm 111×145).
Tutti gli artisti in mostra
Riccardo Ajossa, Marco Bernardi, Alberto Biasi, Andrea Boyer, Vito Bongiorno. Lucia Crisci, Ettore de Conciliis, Stefania Fabrizi, Shay Frish, Elisa Grezzani. Carlo Gavazzeni Ricordi, Rosaria Gini, Alessandra Giovannoni, Claudio Koporossy. Paola lo Sciuto, Umberto Mariani, Riccardo Monachesi, Giorgio Ortona, Tommaso Ottieri, Achille Perilli. Elena Pinzuti, Pizzi Cannella, Oliviero Rainaldi, Mauro Reggio. Maurizio Savini, Giovanni Tommasi Ferroni, Marco Verrelli.
Chi è Vittorio Cini
Nel periodo tra le due guerre Cini fu uno dei principali esponenti del cosiddetto “gruppo veneziano”, di cui fu la “mente finanziaria”. Le sue attività industriali si svilupparono principalmente nel settore economico, siderurgico, elettrico, marittimo, turistico, assicurativo. Gli venne affidata, più tardi, la gestione delle acciaierie Ilva, in pessime condizioni economiche. Dal 1936 al 1943 fu Commissario Generale dell’Esposizione Universale di Roma: E42. Fu ministro delle Comunicazioni nel febbraio 1943: lasciò la carica dopo sei mesi per profonde divergenze con il capo del Governo, Benito Mussolini.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.