San Saba, cosa fare e vedere nel “piccolo Aventino”
San Saba, ventunesimo rione di Roma istituito nel 1921, prende il nome dal monastero e relativa chiesa che furono per secoli dopo la caduta dell’impero la sua unica presenza abitata…

San Saba, conosciuto popolarmente come il “piccolo Aventino”, è il ventunesimo rione di Roma, istituito nel 1921. Il rione prende il nome dal monastero e relativa chiesa che furono per secoli dopo la caduta dell’impero la sua unica presenza abitata. Questa pregiata zona residenziale, percorsa da salite e scalinate che digradano verso le mura o verso il sottostante Testaccio, ospita anche il suggestivo complesso archeologico delle Terme di Caracalla, uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell’antichità.
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La Basilica di San Saba
La Basilica di San Saba sorse intorno all’VIII secolo su un oratorio edificato in epoca romana e dedicato a santa Silvia, madre del papa Gregorio Magno. Rimase patrimonio dei monaci greci fino all’XI secolo quando, dopo lo Scisma d’Oriente, passò ai frati benedettini. L’interno, a tre navate divise da quattordici colonne antiche con vari capitelli, è ricco di resti di affreschi del XIII secolo che ancora oggi conservano l’originale splendore. Il pavimento cosmatesco è caratterizzato da cinque grandi dischi di marmi diversi posti al centro.
I principali punti di interesse
Tra i monumenti, ricordiamo le già citate Terme di Caracalla, edificate per volere dell’imperatore Caracalla sul Piccolo Aventino tra il 212 ed il 216 d.C.. Poi la Basilica dei Santi Nereo e Achilleo, decorata con splendidi affreschi del Pomarancio. La Casina del Cardinale Bessarione, villa rinascimentale extraurbana in una zona ricca di testimonianze dell’età repubblicana e imperiale. L’Arco di Druso, interessante residuo dell’acquedotto Antoniniano che attraversava via Appia Antica per alimentare le Terme di Caracalla. Porta San Paolo, edificata intorno al III secolo d.C., tra le più grandi e meglio conservate tra quelle abbracciate dalle Mura Aureliane.
Il giardino di Piazza Bernini
Ma il cuore di San Saba è il giardino di piazza Bernini, tra fontanelle e panchine, alberi e giochi, con al centro il piccolo monumento ai caduti nella Grande Guerra. Qui si svolge il mercato la mattina e sempre qui si affacciano tanti bar e altri servizi, incluso un piccolo teatro, l’Anfitrione. Come se fosse un piccolo paese.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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