“La pittura si fa poesia”, in mostra le opere di Giulio Turcato
Last Updated on 24/10/2022
Dal 29 ottobre 2022 al 26 novembre 2022, presso i locali della Galleria Lombardi, la mostra di Giulio Turcato dal titolo “La Pittura si fa poesia”

Dal 29 ottobre 2022 al 26 novembre 2022, presso i locali della Galleria Lombardi, la mostra di Giulio Turcato dal titolo “La Pittura si fa poesia”.
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Le opere di Giulio Turcato in mostra
Tra i maggiori artisti del secondo dopoguerra, Giulio Turcato attinge al colore quale elemento principale della sua pittura. Inattesi incontri cromatici danno vita a grandi campiture in cui i segni oscillano in senso dinamico, lasciando affiorare nuove visioni spaziali dove l’artista sublima e confonde la dimensione naturale con la visione astratta.
I materiali e i colori
La sperimentazione dei materiali, sabbia, collanti e polveri fluorescenti dagli effetti cangianti contribuiscono a quel senso di evocazione e bagliore del colore che, nelle opere di Turcato, è in grado di generare un’espressione nuova del reale. Si pensi ad alcune delle opere presenti in mostra, Forme vaganti, Paesaggio urbano, esposto al Premio Michetti nel 1988. O a Atmosferico notturno, Composizione cangiante e ai Subacquei in cui l’artista Giulio Turcato attinge a suggestioni percettive e poetiche, in grado di rivelare quell’essenza vitale del colore. La mostra ripercorre così attraverso una ventina di opere, il percorso di Turcato dagli anni cinquanta agli anni ottanta.
Dal testo di Alberto Dambruoso
In uno scritto datato 1985 dal titolo “La Dogana” Turcato si espresse in questi termini a proposito dell’importanza del colore, superiore secondo lui al disegno e alla forma. “Penso che la pittura moderna deve essere imperniata sul colore come espressione emotiva e psicologica dell’attuale”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.