Nulla dies sine linea, a Monti la nuova personale di Stefania Fabrizi
Alla Galleria Incinque open Art Monti il 31 marzo sarà inaugurata la mostra personale dell’artista Stefania Fabrizi dal titolo Nulla dies sine linea, visitabile fino al 14 aprile. La personale presenta disegni degli ultimi tre anni circa, ovvero dalla pandemia alla ripresa

Alla Galleria Incinque open Art Monti il 31 marzo alle 17 sarà inaugurata la mostra personale dell’artista Stefania Fabrizi dal titolo Nulla dies sine linea, con la cura di Monica Cecchini e Monica Pirone, visitabile fino al 14 aprile. La personale presenta disegni degli ultimi tre anni circa, ovvero dalla pandemia alla ripresa.
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Le opere in mostra
Una modalità di fare arte, quella di Stefania Fabrizi, che rivela la sua viva curiosità nei confronti della vita. Il suo occhio curioso ed attento osserva la quotidianità dell’essere umano e di coloro che della “linea” hanno fatto una pratica di vita nelle loro molteplici attività; quando sono intenti a camminare in strada, al teatro o all’opera, durante le attività lavorative, affrescando le abitudini della gente comune e non così da fermare l’attimo per rendendolo eterno.
Nessun giorno senza una linea, esercizio pratico e meditativo che ci riporta ad una disciplina, una continuità, che ogni giorno si rinnova e si arricchisce di nuove idee, ispirazioni che possono arrivare da ovunque ed il taccuino è sempre in tasca, perché ogni momento può essere utile per esercitare l’occhio a cogliere l’attimo nella realtà, frame di vita, eseguiti con mano esperta che rivelano un lungo percorso artistico.
Una modalità di fare arte, quella di Stefania Fabrizi, che rivela la sua viva curiosità nei confronti della vita
Una modalità di fare arte, quella di Stefania Fabrizi, che rivela la sua viva curiosità nei confronti della vita. Il suo occhio curioso ed attento osserva la quotidianità dell’essere umano nelle sue molteplici attività; quando è intento a camminare in strada, al mare con la famiglia, al teatro o all’opera, durante le attività lavorative, affrescando le abitudini della gente comune, così da fermare l’attimo per rendendolo eterno.
La disciplina dell’arte rara e preziosa, è una modalità che diviene consuetudine e che ci riporta ai classici, agli studi d’artista, fondamentali per creare quello spazio tra il pensiero e l’opera, una elaborazione dell’idea che passa attraverso il tempo di progettazione ed il progetto compiuto, un avvicinamento al risultato finale, fatto di tanti elementi che divengono appunti veloci dell’esperienza della vita reale.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.