Letteratura in pillole: “A sangue freddo” di Truman Capote
Il 15 novembre del 1969 viene uccisa una famiglia residente a Holcomb, i Clutter, composta da padre, madre e due figli adolescenti. Chi li ha uccisi, perché e come si è arrivati alla cattura degli assassini? Truman Capote lo racconta in questo reportage…

Il 15 novembre del 1969 viene uccisa una famiglia residente a Holcomb, i Clutter, composta da padre, madre e due figli adolescenti. Chi li ha uccisi, i motivi per il quale si è compiuto questo massacro, chi si è occupato delle indagini e come si è arrivati alla cattura degli assassini, Truman Capote lo racconta in questo reportage, stampato prima sul “The New Yorker” in puntate e poi divenuto romanzo. Da questo momento Capote diventerà una celebrità.
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Analisi dell’opera
Il volume si divide in quattro parti; la narrazione si sposta dalla presentazione della famiglia Clutter, vediamo le loro occupazioni quotidiane, alcune loro preoccupazioni, alcuni impegni, agli assassini Dick Hickock e Perry Smith, con i loro pensieri su quanto stanno per fare, cosa sognano, cosa pensano, viene raccontata la loro vita ed i rapporti con le proprie famiglie. Diventiamo testimoni di ciò che dicono gli abitanti di Holcomb dopo quanto accaduto, i pensieri di chi conosceva la famiglia e di chi si interfaccerà con gli omicidi, e assistiamo alle indagini dell’investigatore Alvin Dewey e della sua squadra, gli agenti speciali Harold Nye, Roy Church e Clarence Duntz.
Il nostro commento
Questo romanzo scorre perfettamente, neanche il passaggio tra i vari personaggi e le vicende blocca la narrazione e si rimane sospesi, in attesa di scoprire (anche se già lo immaginiamo) cosa accadrà, come si arriverà a catturare gli assassini e cosa gli succederà. L’autore del reportage si mostra senza palesarsi del tutto, lo vediamo intento a raccogliere testimonianze, tra colloqui e lettere che scambia con Hickock e Smith.
Chi è Truman Capote
Truman Capote è nato a New Orleans nel 1924 ed è morto a Los Angeles nel 1984. Autore di vari generi, come romanzi, reportage e racconti, ha iniziato la sua carriera come fattorino per il “The New Yorker”. Tra i suoi romanzi più famosi troviamo “Colazione da Tiffany”, dal quale è stato tratto il celebre film.
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Classe 1984, romana, entusiasta lettrice fin dall’infanzia e divoratrice di romanzi gialli. Appassionata di cinema, guardo con lo stesso intenso piacere Metropolis, The Searchers, Chicago o Avengers: Endgame.