Il dipinto del 1509 – “La disputa del sacramento”, l’ode alla teologia di Raffaello
La Disputa del Sacramento, dipinto da Raffaello Sanzio e situato nella Stanza della Segnatura nelle Stanze Vaticane, è uno degli affreschi più celebri dell’artista rinascimentale. Rappresenta un’importante visione della teologia cristiana, enfatizzando il mistero dell’eucaristia e il trionfo della Chiesa

La Disputa del Sacramento (770×500 cm circa), dipinto da Raffaello Sanzio nel 1509 e situato nella Stanza della Segnatura nelle Stanze Vaticane, è uno degli affreschi più celebri dell’artista rinascimentale. Esso rappresenta un’importante visione della teologia cristiana, enfatizzando il mistero dell’eucaristia e il trionfo della Chiesa.
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La problematica del nome
Il nome tradizionale “Disputa del Sacramento” deriva da un’errata interpretazione settecentesca di un passo di Giorgio Vasari, il celebre biografo degli artisti italiani. In realtà, “disputa” in questo contesto non si riferisce a un conflitto o a un confronto tra persone, ma piuttosto a una discussione o un dibattito su un tema teologico, in questo caso l’eucaristia.
Analisi dell’opera
L’affresco è suddiviso in due registri distinti:
- La Chiesa militante (parte inferiore): In questa sezione, Raffaello raffigura i teologi, i filosofi e i dottori della Chiesa terrena, impegnati in un vivace dibattito sulla dottrina dell’eucaristia. Sono presenti personaggi storici come Sant’Agostino, Sant’Ambrogio, San Girolamo e molti altri. L’attenzione è posta sulla discussione intellettuale riguardante il grande mistero della presenza reale di Cristo nell’eucaristia.
- La Chiesa trionfante (parte superiore): In questa sezione, Raffaello rappresenta una visione celeste della Chiesa trionfante, con la Vergine Maria e diversi santi e angeli circondati da una luce divina. Questa parte simboleggia la vittoria della fede e la presenza di Cristo nel sacramento dell’eucaristia, che eleva i credenti alla sfera divina.
Ode alla teologia
Complessivamente, il dipinto è un’ode alla teologia, l’area della conoscenza che consente all’anima di avvicinarsi alla verità attraverso la fede. Raffaello ha sapientemente utilizzato le sue capacità artistiche per trasmettere il significato profondo e spirituale dell’eucaristia e dell’importanza della fede nella Chiesa cristiana.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.