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L’arte surreale di Yi Zhou in mostra al Macro

Last Updated on 27/01/2019

Terza tappa per il progetto espositivo From La Biennale di Venezia to MACRO. International Perspectives, ideato e curato daPaolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione presso gli spazi del MACRO di alcune installazioni internazionali provenienti dall’Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, ricomposte e rimodellate site-specific appositamente per il MACRO.

L’ARTE DI YI ZHOU – In occasione di questo terzo appuntamento sarà presentata la mostra Fragments of Rome, past, future, parallel worlds di Yi Zhou, artista cinese che vive tra Roma, Shanghai, Hong Kong e Los Angeles che rappresenta la nuova generazione di artisti interdisciplinari di talento. Yi Zhou crea grandi installazioni multimediali in cui abbina cinematografia, animazione digitale, fotografia, scultura, pittura, disegno e composizioni di musica contemporanea con collaborazioni prestigiose come con il Maestro Ennio Morricone in occasione delle sua partecipazione alla Biennale nel 2011.

Il suo lavoro esplora il regno dell’iperrealismo e del neorealismo: da un lato, trae forme visive e tangibili dall’immaginazione e dai sogni; dall’altro, conferisce un aspetto surreale alla stessa natura. Le sue opere, sintesi complessa di fantasia, letteratura, mitologia, filosofia e nuova tecnologia, imbevute di cultura cinese e mediterranea, introducono la magia conturbante di personaggi e paesaggi virtuali e soprannaturali, calati nella realtà effimera della vita, dell’amore e della morte, usando il linguaggio simbolico dell’inconscio. Fonde metodi espressivi antichi, come la scultura in marmo e la pellicola da 35 mm a tecniche estremamente avanzate, come l’animazione 3D. I suoi film esplorano il limite tra sogno e realtà, immaginazione e follia, verità e menzogna, vita dopo la morte. 

Nella MACRO Hall Yi Zhou presenterà un’installazione multimediale con animazione 3D con echi letterari e richiami alla  storia di Roma e alle sue rovine. I video saranno proiettati su lastre di marmo a ricreare un ambiente interattivo.

Arte in realtà virtuale

Aprono il percorso il nuovo video di realtà virtuale realizzato in collaborazione con Sundance New Frontier nel quale Yi Zhou rilegge Roma e la sua storia e, in anteprima mondiale, New Shorelines, prodotto in Cina ma con ambientazioni e tracce della tradizione europea. L’opera mette in scena un mondo in trasformazione dove tutte le arti convergono in una sola per seguire il principio nel quale i margini delle arti stesse si confondono. In bilico tra ombra e luce, Yi Zhou prende ispirazione da Tim Burton e dai personaggi di Walt Disney. Per poi innestare visioni tratte da mondi sommersi e nuove ere glaciali. Un viaggio fantastico liberamente interpretato dalle numerose associazioni di immagini su cui si inseriscono le emozionanti note di Bryan Ferry che ha composto la musica.

Il Decameron secondo Yi

In mostra sarà anche presente My Heart Laid Bare video che ha visto la partecipazione di Charlotte Gainsbourg dove Yi Zhou reinterpreta il Decameron di Boccaccio ed in particolare la novella di Nastagio degli Onesti. Girato nella periferia romana tra il porto di Fiumicino e Ostia, il video narra la fine di un amore attraverso la personalissima visione surreale dell’artista. Qui la quotidianità dialoga con visioni oniriche sulle quali si inserisce la costante simbolica del cuore e la fonte primigenia dell’acqua.

Segue The Ear con protagonista Pharell Williams e la musica del maestro Ennio Morricone. Qui, ispirandosi al racconto breve di Nikolaj Vasil’evič Gogol’ intitolato Il Naso, tratto dai Racconti di Pietroburgo, Yi Zhou ha scritto il suo corto sulla storia assurda della perdita di un orecchio. L’orecchio è di fatto l’elemento chiave del film, ripreso in ROSSO e in parte in animazione 3D. Per tutta l’opera, l’orecchio e l’orecchio interno si trasformano insieme in EarBridge, un ponte auricolare, man mano che vengono attraversati da un ponte.

Il Maestro Morricone per Yi Zhou

The Greatness con il magistrale intervento di Ennio Morricone rappresenta un’importante tappa espressiva per Yi Zhou. Traendo nuovamente ispirazione dalla Divina Commedia l’artista racconta il suo viaggio immaginario attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradisoscegliendo immagini, scene e personaggi specifici e appropriati delle sue precedenti opere. In The Greatness la musica riveste un’importanza fondamentale. Il video inizia sulle note di un misterioso valzer e la stessa colonna sonora richiama l’attenzione sulla speciale affinità tra l’artista e il compositore, il vincitore dell’Oscar Ennio Morricone, alla loro seconda collaborazione.

Come affermato da Achille Bonito Oliva in occasione della mostra curata alla Biennale di Venezia del 2011: “L’arte è una speranza di felicità, ha detto Baudelaire. L’arte totale di Yi Zhou è la dimostrazione del desiderio dell’artista cinese di rappresentare la profondità e la superficie delle cose, le apparenze del mondo e le pulsioni profonde che attraversano l’animo umano”.

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