“Hedda Gabler”, dal 14 al 19 marzo al Teatro Stanze Segrete
Last Updated on 10/04/2019
LA TRAMA – Hedda Gabler, figlia del generale Gabler, sposa per motivi puramente economici Jørgen Tesman, uomo insipido la cui massima ambizione è una cattedra universitaria. Al ritorno dal viaggio di nozze, Ejlert Løvborg storico rivale di Jørgen irrompe nelle loro vite dichiarando di aver finalmente scritto un opera che gli permetterà di diventare professore all`università, e vincere davanti l’opinione pubblica Tesman.
Ubriaco, Løvborg smarrisce il manoscritto che viene ritrovato dal marito di Hedda; quest`ultima che vuole a tutti costi tenere in pugno la vita di Løvborg, lo incoraggia in modo subdolo a porre fine ai suoi giorni donandogli una delle sue pistole. I tentativi dello scrittore, di ricostruire il contenuto dell’opera sono vani, e Løvborg muore in casa di una prostituta, probabilmente per un incidente e non per suicidio. Il giudice Brack riconosciuta l’ arma , ricatta Hedda minacciandola di divulgare la notizia se non accetterà le sue avances. Per evitare lo scandalo e non subire il ricatto del giudice, Hedda sceglierà di suicidarsi.
Hedda Gabler, diretto e interpretato da Alessia Tona

NOTE DI REGIA – Questa Hedda Gabler cambia la sua prospettiva uscendo dai dettami del testo di Ibsen, non ci appare come algida e calcolatrice, ma viene posta al centro di un vero massacro psicologico. Sono infatti snaturati e distorti i personaggi che la circondano nella sua nuova casa da sposina infelice. È forse questo il potere del personaggio? Vedere con occhi reali l’essenza delle bestie umane? Il punto di vista viene ribaltato in funzione del sentimento provato da Hedda. Non è più lei a manovrare nella prima parte, ma viene gestita dalle personalità ambigue che la circondano.
Soggetta a continue forme di monotono perfezionismo e pudore, è costretta a scacciare da lei stessa la voglia di vivere, cadendo vittima dei suoi pensieri. Solo con l’arrivo di Lovborg, riuscirà a far riaffiorare il suo animo passionale e calcolatore che la distingueva, ma sempre in lotta continua con il suo essere vile nei confronti della vita.
IL CAST- Hedda Gabler, diretto e interpretato da Alessia Tona
HEDDA GABLER DI H. IBSEN DIRETTO E INTERPRETATO DA ALESSIA TONA CON: ANTONIO BANDIERA MAURIZIO CANFORINI MARCO MASIELLO GIULIA PELLICIARI VALENTINA ROSARONI DANIELA VANCHERI PIANOFORTE: GABRIELE RIPA MUA: MATTEO LILLI
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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