Back to nature, arte e bellezza in mostra a Villa Borghese
L’Arte Contemporanea, dal 10 settembre, sbarca a Villa Borghese, al Museo Carlo Bilotti. In mostra le installazioni artistiche di Mario Merz, Mimmo Paladino, Andreco. Nonché quelle di Davide Rivalta, Grazia Toderi, Edoardo Tresoldi e Nico Vascellari.

L’Arte Contemporanea, dal 10 settembre, sbarca a Villa Borghese, al Museo Carlo Bilotti. Con “Back to nature”, prevista per marzo ma poi rinviata a causa della pandemia, il parco accoglierà interessanti installazioni artistiche, realizzate per essere esposte all’aperto. Il tema, ovviamente, sarà la natura. Da visitare fino al 12 dicembre 2020.
Scopri le mostre di Roma su Uozzart.com
Le opere in mostra
Uno dei parchi storici più famosi e amati di Roma, Villa Borghese, ospita una mostra contemporanea, a cura di Costantino D’Orazio, concepita come un festival, che prevede anche performance musicali. Prevede l’esposizione di un grande Igloo di Mario Merz e una nuova opera di Mimmo Paladino. E ancora la partecipazione di Andreco, Davide Rivalta, Grazia Toderi. Nonché quella di Edoardo Tresoldi e Nico Vascellari. Gli aristi esporranno opere appositamente create per l’occasione.
Back to nature, un dialogo armonioso tra arte e natura
Ogni installazione, quindi, propone un nuovo atteggiamento nei confronti della natura. Per favorire un dialogo armonioso tra arte e natura. Nell’ambito della manifestazione, Benedetto Pietromarchi realizzerà una personale. Questa, a cura di Paolo Falcone, si svolgerà all’interno del Museo Carlo Bilotti. Il festival coinvolgerà prevalentemente il Parco dei Daini e l’area di Piazza di Siena. Sarà realizzato quindi un percorso che inviterà i visitatori a riscoprire gli spazi del giardino in chiave contemporanea.
Appassionati di arte, teatro, cinema, architettura, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.