Libri e film a confronto – Jane Eyre di Charlotte Brontë
Del romanzo Jane Eyre, scritto da Charlotte Brontë e pubblicato nel 1847, sono state realizzate diverse versioni cinematografiche. Vediamo se il film del 2011, con Mia Wasikowska e Michael Fassbender, ha dei punti in comune con il romanzo…

Il romanzo di Charlotte Bronte narra la vita dell’orfana Jane Eyre a partire dalla sua infanzia, racconta gli incontri che fa e che segneranno la sua vita. Da questo viene realizzato, nel 2011, un film ispirato al romanzo.
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Il libro Jane Eyre
Jane Eyre racconta la sua vita in prima persona. Interloquisce direttamente con il lettore, nominandolo più volte e giustificandosi se dovesse trovare strani alcuni suoi comportamenti. Ci vengono mostrati accuratamente i suoi pensieri. Assistiamo nel racconto a come si è svolta tutta la sua vita. Dalla triste infanzia a Gateshead Hall, costretta a vivere con la zia che non la ama e con il cugino che la tiranneggia, al suo trasferimento presso l’Istituto di Lowood. Questo, iniziato come un’esperienza negativa, si rivelerà invece un posto importante per la sua crescita, da Thornfield come istitutrice fino a Moor House dove viene accolta dai fratelli Rivers.
Il film Jane Eyre del 2011
Nel film del 2001, per la regia di Cary Fukunaga, i protagonisti sono Mia Wasikowska, Michael Fassbender, Judi Dench e Jamie Bell. Il film rispetta abbastanza la cronologia degli eventi del libro anche se comincia con una differenza: mentre il romanzo inizia con la sua infanzia, nel film troviamo una Jane già adulta che scappa da una casa e non sappiamo perché stia correndo via, lo scopriremo durante il film. Poi vediamo il suo arrivo dai Rivers mentre dei flashback ci mostrano lei bambina, infastidita dal cugino. Dell’infanzia di Jane, la versione cinematografica ne mostra solo alcuni momenti: oltre ad un paio di episodi avvenuti a Gateshead Hall con la zia ed il cugino, assistiamo, durante la sua permanenza a Lowood, alla sua amicizia con Helen Burns e all’umiliazione subita pubblicamente per colpa di Mr. Brocklehurst. Si semplifica anche quanto succede a Thornfield e a Moor House.
Mancata rappresentazione di alcuni personaggi
Alcuni personaggi non sono rappresentati nel film. Si salta anche lo stretto rapporto creato con Miss Temple, la direttrice di Lowood. È importante perché, quando Miss Temple lascia la scuola, questo dà la spinta a Jane di interrompere il suo lavoro come insegnante a Lowood e cercare una nuova professione. A quel punto si trasferisce a Thornfield. Quando nel film, invece, la zia Reed si ammala e Jane viene chiamata al suo capezzale, non ha alcun tipo di rapporto con le cugine. Nel romanzo si trattiene con loro, imparano a conoscersi e noi lettori scopriamo anche cosa accade nelle loro vite quando Jane le lascia. Non si menziona neanche Hannah, la domestica dei Rivers, che scambia Jane per una vagabonda e non vorrebbe farla entrare in casa.
Semplificazione di scene troppo lunghe
Bisogna dare merito al film di aver sfoltito qualche situazione troppo lunga. Per esempio, dopo il fidanzamento, Mr. Rochester vorrebbe riempire Jane di regali, dagli abiti ai gioielli. Lei rifiuta tutto questo, chiedendo pochi e semplici indumenti. Nel film tutto questo viene semplificato: ci sono delle scene in cui Rochester e Jane sono insieme, ridono e scherzano come quando lei vuole fargli un ritratto e lui vuole tirarle via il foglio per vedere il risultato. In questo modo la narrazione non si dilunga troppo.
Gli attori Mia Wasikowska e Michael Fassbender
La scelta di Mia Wasikowska come interprete di Jane Eyre risulta corrispondente e appropriata rispetto al personaggio letterario. Forse Michael Fassbender, rispetto alla descrizione cartacea di Mr. Rochester, è eccessivamente bello ma riflette l’idea dell’eroe romantico.
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Classe 1984, romana, entusiasta lettrice fin dall’infanzia e divoratrice di romanzi gialli. Appassionata di cinema, guardo con lo stesso intenso piacere Metropolis, The Searchers, Chicago o Avengers: Endgame.
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