La grande letteratura in pillole – Mattatoio n. 5 o La crociata dei bambini di Kurt Vonnegut
Last Updated on 29/04/2021
Difficile raccontare l’orrore della guerra. Per farlo, per narrare il bombardamento di Dresda, Kurt Vonnegut in Mattatoio n. 5 usa la fantascienza: racconta la storia di Billy Pilgrim che può viaggiare nel tempo…

Kurt Vonnegut nasce nel 1922 ad Indianapolis, Indiana. Si iscrive alla facoltà di biochimica nel 1940 ma partecipa alla Seconda Guerra Mondiale, trovandosi a Dresda durante il bombardamento nel 1945. Torna dalla guerra, studia antropologia e lavora come reporter di cronaca nera. Inoltre, nella città di Schenectady diventa responsabile delle pubbliche relazioni della General Electric ed a Alplaus pompiere volontario. Insegna anche creative writing all’Università dello Iowa. Ma, soprattutto, diventa scrittore, specialmente di fantascienza. Muore nel 2007.
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La trama di Mattatoio n. 5
Per terminare questo romanzo, Mattatoio n. 5 o La crociata dei bambini, impiega diversi anni. Nel primo capitolo, Vonnegut parla con il lettore e spiega i motivi che lo hanno spinto a scrivere di quanto accaduto a Dresda. Racconta di quando va a trovare il suo vecchio commilitone Bernard V. O’Hare, affinché lo aiuti a ricostruire quanto accaduto. Il romanzo è dedicato a Mary O’Hare e Gerhard Müller. La O’Hare è la moglie del commilitone O’Hare che, quando Vonnegut li va a trovare, si mostra fredda con l’ospite.
Scopre il perché quando lei gli dice che erano solo dei bambini durante la guerra e non vuole che altri bambini debbano combatterle, soprattutto se le guerre vengono incoraggiate dai libri e dai film, magari con protagonisti Frank Sinatra e John Wayne. Vonnegut le promette che il suo romanzo sarà diverso e che lo intitolerà La crociata dei bambini. Müller è, invece, il tassista con il quale stringono amicizia Vonnegut e O’Hare a Dresda, quando vi ritornano nel 1964. Il primo capitolo termina anticipando ciò che il lettore troverà all’inizio e alla fine del romanzo.
L’orrore della guerra
Difficile raccontare l’orrore della guerra. Per farlo, per narrare il bombardamento di Dresda, Vonnegut usa la fantascienza: racconta la storia di Billy Pilgrim che può viaggiare nel tempo e trovarsi a Dresda, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale quando viene portato, con altri prigionieri americani, in un mattatoio (quello del titolo), o nel 1968 quando è l’unico sopravvissuto, insieme al secondo pilota, ad un incidente aereo o quando si trova sul pianeta Tralfamadore. Arriva su questo pianeta perché catturato dai suoi abitanti per essere esposto in uno zoo insieme ad un’attrice porno, Montana Wildhack. Nessuno crede a Billy quando torna a casa e lo racconta. In questo modo, grazie alla fantascienza e al paradossale ma anche alla commedia e al dramma, Vonnegut riesce a raccontare quanto ha vissuto.
Curiosità
Una curiosità su Mattatoio n. 5: nel quinto capitolo, il protagonista Billy Pilgrim incontra l’autore Kurt Vonnegut. Nonostante nel romanzo, più di una volta, Vonnegut commenta, si trova sul posto o spiega dei passaggi significativi, in questo caso incontra Billy, anche se non c’è nessuno scambio tra di loro.
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Classe 1984, romana, entusiasta lettrice fin dall’infanzia e divoratrice di romanzi gialli. Appassionata di cinema, guardo con lo stesso intenso piacere Metropolis, The Searchers, Chicago o Avengers: Endgame.