La magia dell’orologio ad acqua del Pincio
Una piccola chicca, sconosciuta ai più, sinonimo di bellezza, ingegneria e genialità. Questo orologio ad acqua, costruito nel 1867, si trova in viale dell’Orologio, a Villa Borghese.

Una piccola chicca, sconosciuta ai più, sinonimo di bellezza e genialità. Questo orologio ad acqua si trova in viale dell’Orologio, nel Pincio, a Villa Borghese. Costruito in base al progetto di padre Giovanni Battista Embriaco nel 1867, frate domenicano appassionato di orologi e d’ingegneria, questo idrocronometro venne presentato all’Esposizione Universale di Parigi. L’ambientazione dell’orologio, avvenuta nel 1873, fu curata da Gioacchino Ersoch. Questo lo inserì in una piccola torre situata in un isolotto al centro di un laghetto con decorazioni lignee così da rievocare la foresta.
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Il meccanismo dell’orologio
L’orologio conta quattro quadranti, posti su tutti e quattro lati. E funziona grazie al getto d’acqua che, cadendo dall’alto, riempie due bacinelle allungate a forma di foglioline, in bilico su un perno. Le due bacinelle, oscillando, attivano non soltanto il pendolo, ma anche la suoneria. Per anni questo orologio cadde però in disuso e fu vittima dell’azione del tempo. La sua rinascita avvenne a partire dal 2004 grazie all’impegno della Scuola di Formazione Professionale del Centro ELIS, che ne cura ancora, gratuitamente, la manutenzione. Però, al momento, è fermo.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.