Il dipinto del 1805 – L’incoronazione di Napoleone di Jacques-Louis David
Last Updated on 02/05/2022
L’incoronazione di Napoleone è un dipinto a olio su tela (610×970 cm) realizzato tra il 1805 e il 1807 dal pittore Jacques-Louis David. Il dipinto rappresenta l’incoronazione di Napoleone Bonaparte e di Giuseppina di Beauharnais il 2 dicembre 1804.

L’incoronazione di Napoleone è un dipinto a olio su tela (610×970 cm) realizzato tra il 1805 e il 1807 dal pittore Jacques-Louis David. Il dipinto rappresenta l’incoronazione di Napoleone Bonaparte e di Giuseppina di Beauharnais il 2 dicembre 1804. Oggi è conservato nel Musée du Louvre di Parigi. Eppure alcune sue copie si trovano alla Reggia di Versailles e nella Oldway Mansion di Paignton nel Devon.
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Il contesto storico
David qui ritrae il momento dell’incoronazione di Napoleone, con ben ottanta invitati, tutte persone realmente esistite. È un contesto studiatissimo da David, per mostrare la nuova aristocrazia. Tutti gli sguardi si concentrano sulla corona, che Napoleone tiene alta nelle mani e sta per posare sulla testa della moglie Giuseppina. La scena si svolge il 2 dicembre 1804 nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi, a differenza di tutte le altre incoronazioni di re francesi realizzate nella Cattedrale di Reims (se si esclude quella di Enrico IV, avvenuta a Chartres).
Analisi dell’opera
Napoleone, al centro della scena, è una figura quasi sacra, in quanto è monarca della legge divina ed egli stesso deve obbedienza a Dio. Il classicismo dell’ambiente, i decori e la corona d’alloro, riflettono inoltre il fascino di Napoleone per i fasti e le glorie dell’Impero romano. La presenza di dignitari, come pure la famiglia Bonaparte, mostra il supporto per il nuovo regime.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.