La vera storia della foto simbolo del 2 giugno scattata da Federico Patellani
E’ la foto “simbolo” dei festeggiamenti del 2 giugno, giornata storica in Italia per l’esito del referendum, e ritrae il volto di una giovane donna che “sfonda” con la testa la prima pagina del «Corriere della Sera» del 6 giugno 1946, intitolata “È nata la Repubblica Italiana”

E’ la foto “simbolo” dei festeggiamenti del 2 giugno, giornata storica per l’esito del referendum, e ritrae il volto di una giovane donna che “sfonda” con la testa la prima pagina del «Corriere della Sera» del 6 giugno 1946, intitolata “È nata la Repubblica Italiana” e che invece non conteneva nessuna foto.
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Chi è la donna nella foto
La foto fu scattata da Federico Patellani per il settimanale Tempo (n. 22, 15-22 giugno 1946) come parte di un servizio fotografico celebrativo della Repubblica e del nuovo ruolo della donna. Solo nel 2016 la donna fu identificata come Anna Iberti (1922-1997), futura moglie di Franco Nasi, uno dei primi giornalisti del Giorno. Nel giugno 1946 lei aveva 24 anni e non era ancora sposata. Dopo le magistrali aveva insegnato brevemente e in quel momento lavorava come impiegata nell’amministrazione del quotidiano socialista Avanti!.
Chi è Federico Patellani
Federico Patellani (Monza, 1º dicembre 1911 – Milano, 10 febbraio 1977) è stato un fotografo e regista italiano, fotoreporter di guerra e caposcuola del fotogiornalismo in Italia. Noto per i suoi reportage tematici sulla ripresa della società italiana nel dopoguerra, è considerato «uno dei più importanti fotografi italiani del XX secolo», esponente della fotografia neorealista. Il Fondo delle sue fotografie, consistente in più di 700.000 scatti, è conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.