Il dipinto del 1964 – Come nasce la serie “Shot Marilyns” di Andy Warhol
Warhol ha realizzato cinque serigrafie di Marilyn Monroe, ciascuna con uno sfondo di colore diverso: rosso, arancione, azzurro, blu salvia e turchese. Questi dipinti sono stati conservati presso “The Factory,” lo studio di Warhol a Manhattan

La serie di dipinti “Shot Marilyns” è stata creata da Andy Warhol nel 1964 e raffigura Marilyn Monroe. Warhol, noto artista pop, era affascinato dalla cultura di Hollywood e dalla celebrità, e Marilyn Monroe rappresentava un’icona di glamour di Hollywood. Dopo la morte di Marilyn Monroe nel 1962, Warhol ha iniziato a creare serigrafie basate sulla sua immagine.
Warhol ha realizzato cinque serigrafie di Marilyn Monroe, ciascuna con uno sfondo di colore diverso: rosso, arancione, azzurro, blu salvia e turchese. Questi dipinti sono stati conservati presso “The Factory,” lo studio di Warhol a Manhattan.
L’incidente “The Shot Marilyns”
La parte interessante della storia è l’incidente noto come “The Shot Marilyns.” Dorothy Podber, un’amica di Billy Name, un fotografo associato a “The Factory,” vide i dipinti impilati nello studio e chiese a Warhol se poteva fotografarli. Warhol acconsentì, credendo che intendesse fotografare i dipinti. Tuttavia, inaspettatamente, Podber estrasse una piccola pistola e sparò un colpo nella pila di quattro dipinti. Questo evento è diventato noto come “The Shot Marilyns.” Il quinto dipinto con lo sfondo turchese non era nella pila e quindi è rimasto intatto.
Il documentario “How to Draw a Bunny” del 2002
Nel documentario “How to Draw a Bunny” del 2002, Billy Name ha descritto questo evento come una “performance” di Podber. Dopo l’incidente, Warhol avrebbe chiesto a Name di chiedere a Podber di non ripetere l’azione. Tuttavia, come conseguenza dell’incidente, Dorothy Podber è stata esclusa dalla Fabbrica a vita. Questo episodio ha aggiunto un elemento di dramma e mistero alla storia dei “Shot Marilyns” di Andy Warhol.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.