Garbatella, il cuore di un quartiere in 100 battiti di luce: la nuova mostra fotografica dal 16 dicembre
Last Updated on 13/12/2023
La mostra fotografica “Garbatella – Il cuore di un quartiere in 100 battiti di luce”, sarà ospitata al Museo delle Mura dal 16 dicembre e comprende 42 fotografie di vario formato e tre collage fotografici tematicamente suddivise in piu sezioni
La mostra fotografica “Garbatella – Il cuore di un quartiere in 100 battiti di luce“, ospitata al Museo delle Mura dal 16 dicembre (ore 17) al 18 febbraio 2024 (giorno del compleanno del quartiere), è il risultato di un pluriennale progetto fotografico realizzato da Zhanna Stankovych, compositrice e pianista classica ucraina, scrittrice e fotografa per passione, che risiede a Roma da 25 anni. In esposizione 42 fotografie di vario formato e tre collage fotografici tematicamente suddivise in piu sezioni: una è dedicata alle persone che hanno segnato la storia del quartiere; un’altra è fatta di scatti presi negli ultimi anni: negozietti, dettagli architettonici, oggetti, sculture, gesti umani.
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Un secolo di storia
Il tema del progetto e quindi della mostra è la peculiarità del quartiere Garbatella: spirito popolare e calore umano persistono nel quartiere nonostante i mutamenti dei tempi e l’appartenenza, ormai, al centro storico della Capitale. Garbatella ha compiuto da poco i suoi primi cent’anni, essendo nata nel primo decennio del ‘900 e popolata inizialmente da persone provenienti dal centro di Roma, quando questo fu sottoposto a importanti interventi urbanistici. Da questo nucleo di persone si è venuto sviluppando negli anni uno spirito di appartenenza e legame con il nuovo quartiere.
Le opere in mostra
Attraverso le fotografie esposte in mostra, Zhanna Stankovych invita a riflettere sull’ascendente di un singolo percorso umano sulle vite di altre persone, quando l’amore per il posto dove si vive porta a creare qualcosa che non esisteva prima. Ne sono esempio le immagini di tre persone apparentemente comuni, molto differenti, sconosciute l’una all’altra ma legate da un filo solido, che hanno cambiato in meglio il volto di un quartiere.
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Di origini salentine, vivo e lavoro a Roma dal 2005. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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