Segnale d’Allarme – “La Mia Battaglia” di Elio Germano – la recensione
In replica fino al 16 febbraio al Teatro Studio Argot di Trastevere l’evento Segnale d’Allarme con lo spettacolo “La Mia Battaglia” di Elio Germano. L’esperimento virtuale del Teatro 2.0

In replica fino al 16 febbraio al Teatro Studio Argot di Trastevere l’evento Segnali d’Allarme con lo spettacolo La Mia Battaglia di Elio Germano, prodotto da Gold Production, Infinito e Riccione Teatro. L’esperimento teatrale attraverso la visione in virtuale è una delle prime prove di Teatro 2.0 con l’ausilio delle nuove tecnologie nella capitale. La Mia Battaglia è scritto, diretto e interpretato da Elio Germano con la collaborazione autoriale di Chiara Lagani e registica di Omar Rashid.
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Da spettatore teatrale a telespettatore: la trama dello spettacolo
La Mia Battaglia è un talk show teatrale con elementi d’intrattenimento, il tema principale sul quale si costruisce e poi via via decostruisce la narrazione è “la parola”. Germano interagisce con il pubblico, si confronta, dialoga e demolisce ogni basamento della comunicazione e ne scandaglia qualunque sua sfaccettatura. Siamo lontani e vicini allo stesso tempo, siamo Tutto e Nulla insieme, siamo parola e abbiamo disimparato a tacere e dare voce a chi ha tutto il merito e la competenza per dire il vero.
Realtà e virtuale si mescolano. Tutto si confonde e chi ha e sa maneggiare gli strumenti riesce a salvarsi dallo tsunami comunicativo. Mentre chi è impreparato ne cade vittima. La retorica totalitarista, il qualunquismo, il populismo sguaiato sono bolle di sapone che catturano, eppur destinate a scoppiare. E finiamo quindi per renderci conto di essere stati ostaggi della superficie.
“L’isola virtuale di Elio Germano è una metafora intelligente”
Segnale d’Allarme è una nuova esperienza dello spettatore teatrale che lo fa diventare telespettatore. L’isola virtuale di Elio Germano è una metafora intelligente. La partecipazione in remoto: un’apparente fluidità che ingabbia e annulla.
Lo spettatore entra in sala per assistere ad una replica teatrale e si trova di fronte ad una esperienza che lo fa diventare telespettatore senza un palco davanti, ma basta inforcare un paio d’occhiali (un visore) e un paio di cuffie per venire catapultati in un mondo virtuale ma vero, infrangendo ogni legge del tempo e dello spazio. L’isola virtuale di Elio Germano è la dimostrazione di come si può far buon uso delle nuove tecnologie e la visione dello spettacolo La Mia Battaglia, una ripresa audiovisiva di una replica del 2019 a Riccione è una metafora intelligente.
Il pubblico interviene con una partecipazione in remoto. Un’apparente fluidità che ingabbia e annulla, un’interazione che affascina ma non soddisfa fino in fondo. L’esperimento diretto dello spettatore porta alla luce tutti i limiti della visione virtuale, si sente la mancanza dell’essere e si scopre l’irripetibilità dell’emozione.
Il nostro commento
Elio Germano è un attore straordinario. Il suo talento è indiscutibile. L’idea di sperimentare una piattaforma teatrale tra virtuale e reale, oltre ad essere inedita e d’avanguardia, è lodevole. Crediamo quindi inauguri un nuovo settore del Teatro Sperimentale Italiano. Invitiamo tutti a fare quest’esperienza e sottoporsi a questo nuovo test di partecipazione e comunicazione teatrale. Una novità che non deve spaventare o generare fobie per questi moderni laboratori di Teatro. Noi sicuramente sosteniamo e sosterremo la battaglia di Germano.
Indirizzo, orari e costi
Luogo: Teatro Studio Argot.
Indirizzo: Via Natale del Grande, 27, Roma.
Date: sino al 16 febbraio.
Orario: dal martedì al sabato ore 20.30. Domenica ore 17.30.
Biglietti: 15 euro intero, 10 euro ridotto, 8 euro studenti. Tessera associativa stagionale (obbligatoria): 5 euro.
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Salvo Gemmellaro, classe 1987, siciliano, autore e regista. Ho studiato all’Accademia della Comunicazione e Spettacolo di Roma, già articolista-blogger, ho pubblicato alcune raccolte poetiche, attualmente sono redattore teatrale per alcune riviste. Ho scritto per il giornale Universitario dell’Università degli Studi Sapienza di Roma, ho frequentato il corso di studi in Lettere Moderne e a breve conseguirò la laurea in Letteratura Italiana.