Rapporto di minoranza ed altri racconti – La recensione del libro di Philip K. Dick
Last Updated on 29/05/2020
Oltre che un libro cult ormai introvabile, “Rapporto di minoranza e altri racconti” è un gradevolissimo divertissement. Il mondo di Philip K. Dick emerge prorompente come una cavalcata wagneriana. Grazie a Fanucci per averlo pubblicato in prima edizione nell’ormai lontano 2002.

Oltre che un libro cult ormai introvabile, “Rapporto di minoranza e altri racconti” è un gradevolissimo divertissement. Non voglio pensare ad una trovata di puro marketing editoriale. Il mondo di Philip K. Dick emerge prorompente come una cavalcata wagneriana. Grazie a Fanucci per averlo pubblicato in prima edizione nell’ormai lontano 2002.
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La trama del libro
Fantascienza. Fiction. Racconti. Letteratura ma anche cinema, perché il filo conduttore che caratterizza questa raccolta è la traduzione cinematografica dell’immaginario dell’autore americano: il libro raccoglie infatti racconti da cui nel tempo sono stati tratti film e spiega perché Dick sia lo scrittore più prolifico per il cinema degli ultimi anni.
Ecco quindi incontrare in sequenza: “Rapporto di minoranza”, racconto da cui Steven Spielberg ha tratto nel 2002 l’omonimo film “Minority report” con Tom Cruise; “Impostore”, da cui Gary Fleder ha tratto il film “Impostor” nel 2002; “Screamers”, uscito nel 1995 per la regia di Christian Duguay con il titolo di “Screamers – Urla dallo spazio”; “Ricordiamo per voi”, ovvero “Total Recall”, 1990, di Paul Verhoeven con Arnold Schwarzenegger; “La formica elettrica” racconto che condivide i temi del romanzo “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” da cui Ridley Scott ha tratto nel 1982 il capolavoro “Blade runner” con Harrison Ford. Chiude questo viaggio l’intervista che Philip K. Dick rilasciò alla giornalista Gwen Lee, dopo la visione in anteprima, durante le fasi di montaggio, di 20 minuti di “Blade runner”, film che uscirà al cinema dopo la sua morte.
Il nostro commento
Durante la lettura le immagini del libro si sovrappongono a quelle dei film, tanto che il talento visivo dell’autore, la sua potenza espressiva, finisce per far dimenticare le seconde, come se nuovi ricordi si innestassero su una memoria già definita. Rimane un senso di sottile privilegio, come aver vissuto qualcosa di unico, esser trasportato in uno dei possibili scenari del futuro. Piuttosto è straniante vedere come il futuro immaginato possa essere diverso da quello compiuto. Ovvero come tecnologie per noi assodate, quali lo smartphone (ed ancora prima il telefono cellulare), non siano state nemmeno contemplate e sostituite nei racconti da altre immaginate secondo standard di un tempo passato, quali ad esempio un videotelefono a gettoni. Come in definitiva il mercato abbia sancito la predominanza del consumo privato su quello pubblico, del rispetto minimo della propria privacy rispetto all’invadenza performativa dell’immagine.
Dick aveva sottovalutato questo aspetto? Può darsi. Non aveva sottovalutato però l’importanza dell’informazione per le generazioni a venire, la sua sovrabbondanza rispetto alle nostre capacità di percezione; perché aveva capito che l’informazione è uno stimolo per il cervello umano e come il cervello adori essere stimolato. “Rapporto di minoranza e altri racconti” non è solo un libro di evasione, un classico della fantascienza per fan facinorosi. È un libro denso di significati, in grado di far pensare oltre la propria routine. Un libro per pochi che dovrebbero essere tanti.
Chi è Philip Kindred Dick
Philip Kindred Dick (Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982) è stato uno scrittore statunitense. Noto nell’ambito della fantascienza, la sua fama crebbe notevolmente presso la critica e il grande pubblico dopo la sua morte, in Patria così come in Europa. In Francia e in Italia negli anni Ottanta divenne un vero e proprio scrittore di culto, anche in seguito al successo del film “Blade Runner” del 1982, liberamente tratto dal suo romanzo “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”, venendo dunque ampiamente rivalutato come un importante autore postmoderno, precursore della corrente artistico-letteraria dell’avantpop.
Gli sono stati dedicati molteplici studi critici che lo collocano ormai tra i classici della letteratura contemporanea. Temi centrali dei suoi visionari racconti e romanzi, per molti aspetti antesignani delle atmosfere tipiche del cyberpunk, sono i molteplici processi manipolativi del tessuto sociale da parte delle strutture di potere, la simulazione e dissimulazione della realtà, la comune concezione del “falso”, l’assuefazione alle sostanze stupefacenti e i disturbi psichici a essi correlati, e l’indefessa indagine gnostico-mistica del divino.
Scheda del libro
Titolo: Rapporto di minoranza ed altri racconti
Autore: Philip K. Dick
Editore: Fanucci
Anno edizione: 2002
Pagine: 224 p.
EAN: 9788834708880
Prezzo: € 12,50
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Classe 1977, consulente di comunicazione. Vivo fra Roma e l’Umbria. Prima e dopo la laurea sono passato per varie reincarnazioni: sarto, guerrilla marketer, responsabile ufficio stampa nel settore del trasporto aereo, ghost writer. Mi occupo dello sviluppo di progetti editoriali e organizzo festival letterari. Leggo libri, da scrittore sospeso ne scrivo recensioni.
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