L’Urlo di Munch: la verità sulle cinque versioni del celebre dipinto
Last Updated on 15/11/2020
Ben cinque sono le versioni esistenti del famosissimo Urlo che l’artista espressionista Edvard Munch realizzò. Le prime due, concretizzate attraverso l’uso di tempera e pastello su cartone e risalenti al 1893…

Ben cinque sono le versioni esistenti del famosissimo Urlo che l’artista espressionista Edvard Munch realizzò. Le prime due, concretizzate attraverso l’uso di tempera e pastello su cartone e risalenti al 1893, sono conservate rispettivamente nella National Gallery di Oslo e nel Museo Munch. La terza versione, creata nel 1895, risulta di proprietà privata. La somma incassata per la vendita all’asta dei pastelli utilizzati, ammonta, addirittura, a 120 milioni di dollari.
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Perché il cielo dell’Urlo di Munch è rosso?
Anche una litografia in bianco e nero
Una litografia in bianco e nero rappresenta la quarta versione, anch’essa risalente al 1895. Munch infine, vista la popolarità delle precedenti, realizzò nel 1910, la quinta versione. Ossia quella finale, che è conservata nel Museo Munch. Negli ultimi anni suscitò scalpore il furto di quest’opera accaduto nel 2004 con il successivo recupero nel 2006.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.