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Il film del 1968 – 2001: Odissea nello spazio, capolavoro che cambiò il cinema

Non soltanto un capolavoro, ma una vera e propria svolta epocale per tutta la storia del cinema. Conosciamo meglio il film 2001: Odissea nello spazio, approfondendone trama, cambiamenti nella sceneggiatura e nella colonna sonora, grandi errori, fedeli ricostruzioni e tante altre curiosità…

Non soltanto un capolavoro, ma una vera e propria svolta epocale per tutta la storia del cinema. 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey), colossal fantascientifico del 1968 prodotto e diretto da Stanley Kubrick, fu scritto assieme ad Arthur C. Clarke, che produsse il soggetto e, sulla medesima traccia, scrisse il romanzo omonimo pubblicato nello stesso anno. A fronte di un costo di produzione di circa 12 milioni di dollari, il film, soltanto alla sua uscita nel 1968, ne incassò 15 negli Stati Uniti e 190 nel resto del mondo.

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La trama del film

Alle origini dell’uomo un misterioso monolito compare sulla Terra, la cui presenza attiva l’intelligenza dei primati che comprendono l’uso delle ossa degli animali uccisi quali prolungamenti delle loro braccia. Nel 2001, sulla Luna, viene trovato un monolito la cui esistenza viene tenuta sotto il massimo segreto. Il monolito improvvisamente lancia un segnale indirizzato verso il pianeta Giove. Diciotto mesi dopo l’astronave Discovery si dirige verso il pianeta. A bordo due astronauti, Frank e David, tre ricercatori ibernati e il computer della nuova generazione, HAL 9000, in grado di controllare il funzionamento di tutta l’astronave…

Il film riproduce con fedeltà l’ambiente spaziale

2001: Odissea nello spazio è rimasto uno dei più celebri film di fantascienza che, grazie alla sceneggiatura, alla recitazione e alla tecnica di ripresa, riproduce con fedeltà l’ambiente spaziale: tutti gli avvenimenti in ambienti senz’aria si svolgono in silenzio e sono lenti come dovrebbero essere. Anche la scena in cui un astronauta rientra nell’astronave passando alcuni secondi in un ambiente di vuoto è stata approvata dagli esperti come verosimile.

Come lo stesso Kubrick affermò, “Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico e allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un’esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell’inconscio”.

L’indissolubile legame che unisce l’uomo al tempo e allo spazio

Il film punta a spiegare gli stretti legami che uniscono l’uomo al tempo e allo spazio, l’intelligenza alla scienza. Di grande effetto il raccordo tra le due scene iniziali: l’utilizzo di un osso come strumento di offesa e di dominio (e comunque di conquista) da parte di un ominide e le astronavi orbitanti attorno alla Terra. Le riprese iniziarono il 29 dicembre 1965 e si conclusero il 7 luglio 1966. Iniziò quindi una lunga post-produzione, durata due anni. Kubrick rimase per due mesi chiuso nella sua villa nelle campagne inglesi a rivedere e tagliare il suo lavoro.

Gli errori di Odissea nello spazio

Nonostante la massima professionalità dimostrata nel girarlo, i fans più attenti hanno scoperto nel film una cinquantina di errori. Alcuni di essi sono noti, come quello in cui l’ominide tiene in mano un femore, ma a roteare in aria è invece una tibia. Ci sono poi sviste riguardanti comportamenti che non si sposano bene con la gravità, e si parla anche della scena iniziale, con un allineamento Luna-Terra-Sole con proporzioni sbagliate. E ancora oggetti che appaiono e scompaiono da una scena all’altra.

L’accoglienza del film, tra premi non vinti e stroncature dei critici

E pensare che un film del genere non ha fatto incetta di Oscar, ma anzi ottenne soltanto tre candidature, tra cui la regia a Kubrick, e si portò a casa la sola statuetta per gli effetti speciali. Si pensi anche che nel 2001 all’inizio venne persino stroncato da buona parte della critica.

La colonna sonora

Il regista aveva commissionato in origine una soundtrack ad Alex North, ma pare che durante le riprese abbia provato l’ascolto dei brani classici che ci sono ormai ben noti, e scelse così di non servirsi delle sue musiche, nonostante il suo lavoro fosse pressoché ultimato.

La location iniziale

La destinazione dell’astronave Discovery doveva essere Saturno, ed infatti ciò trova riscontro nel romanzo, dove appunto l’atto finale avviene nell’orbita del sesto pianeta del sistema solare. Nel film invece, la metà è Giove ed il motivo fu dettato dall’impossibilità per i mezzi dell’epoca di rendere scenicamente Saturno in maniera credibile.

Da Journey Beyond the Stars a 2001: Odissea nello spazio

Il film non si sarebbe dovuto chiamare così. Infatti Kubrick durante la conferenza stampa di inizio riprese aveva annunciato il titolo Journey Beyond the Stars, ma non appena avviò la produzione del film cambiò idea.

I 17 minuti “scomparsi”

Douglas Trumball, il VFX Supervisor di 2001, dichiarò che la Warner Bros. aveva recuperato 17 minuti del film. WB replicò che Kubrick li tagliò dopo la prima di New York, specificando che tale versione abbreviata era il suo montaggio finale. E no, non sono interessati a riproporli.

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