L’alba della modernità, Giacomo Boni al Parco Archeologico del Colosseo
Appuntamento sino al 30 aprile 2022, presso il Parco archeologico del Colosseo, con “Giacomo Boni. L’alba della modernità”. Una grande mostra alla figura di Giacomo Boni (Venezia, 1859 – Roma, 1925) nei luoghi in cui l’archeologo e architetto operò principalmente: il Foro Romano e il Palatino

Appuntamento sino al 30 aprile 2022, presso il Parco archeologico del Colosseo, con “Giacomo Boni. L’alba della modernità”. Una grande mostra alla figura di Giacomo Boni (Venezia, 1859 – Roma, 1925) nei luoghi in cui l’archeologo e architetto operò principalmente: il Foro Romano e il Palatino.
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Le quattro sezioni dell’esposizione
L’esposizione si articola in quattro sezioni: l’attività archeologica e il museo forense, nel Complesso di Santa Maria Nova; la vita di Boni, al Tempio di Romolo; la scoperta della chiesa e del ciclo pittorico bizantino, a Santa Maria Antiqua e nella rampa domizianea; il contesto culturale e artistico del primo Novecento, nelle Uccelliere farnesiane.
Precursore anche nel campo della documentazione degli scavi e della comunicazione
Ne scaturisce la visione complessiva di un uomo che autodidatta, con una formazione di disegnatore nei cantieri veneziani, col tempo diviene archeologo e architetto sviluppando metodi innovativi di scavo – a cominciare da quello stratigrafico –, di restauro e di valorizzazione. Attento divulgatore delle proprie scoperte archeologiche che rivelano una Roma prerepubblicana e medievale, si dimostra precursore anche nel campo della documentazione degli scavi e della comunicazione nell’utilizzo delle fotografie dall’alto, con l’uso del pallone aerostatico.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.