Dom, la Polonia più remota negli scatti di Stefano Mirabella
Sino al 25 febbraio 2022, presso Officine Fotografiche Roma, sarà possibile “Dom”, l’esposizione fotografica di Stefano Mirabella a cura di Emilio D’Itri. In mostra scatti da Cieszęta, un remoto e minuscolo paesino nel nord della Polonia…

Sino al 25 febbraio 2022, presso Officine Fotografiche Roma, sarà possibile “Dom”, l’esposizione fotografica di Stefano Mirabella a cura di Emilio D’Itri. In mostra scatti da Cieszęta, un remoto e minuscolo paesino nel nord della Polonia…
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Le foto in mostra
L’abbaiare dei cani in lontananza, lo strano verso delle cicogne al sicuro nei loro grandissimi nidi. L’odore pungente dei campi e il rumore lontano di qualche vecchio trattore che fa ancora il proprio dovere. Poi l’inconfondibile e rassicurante sibilo del vento che si fa strada tra le foglie degli alberi. È una giornata qualunque qui a Cieszęta, un remoto e minuscolo paesino nel nord della Polonia, da queste parti il tempo scorre lento, con un ritmo dettato esclusivamente dalla natura e dal lavoro dell’uomo, poi ci sono loro, i bambini, che crescono con le cose semplici di tutti i giorni e che regalano gioia e vitalità alle loro fattorie che altrimenti sarebbero calme e silenziose fino a sera.
Frammenti, attimi e situazioni per un personalissimo diario di famiglia
L’ ultima fattoria del paesino, in fondo alla strada, è quella dove è nata e ha trascorso l’infanzia la mia compagna e dove torniamo insieme a nostra figlia una volta l’anno. Per noi tutti un luogo magico, quasi onirico, dove rifugiarsi e dove veder crescere e rafforzarsi legami di famiglia destinati alla lontananza per tutto il resto del tempo. Da queste parti le giornate si susseguono le une uguali alle altre, il tempo sembra essersi fermato e sarebbe davvero difficile percepirne i minimi cambiamenti se non vivessi con loro solo per un breve periodo dell’anno. Durante questo breve arco di tempo mi è naturale raccogliere frammenti, attimi e situazioni nel tentativo di scrivere un personalissimo diario di famiglia.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.