I capolavori di Roma – “Le tre età della donna” di Gustav Klimt
Last Updated on 30/05/2022
Nel 1905 il pittore austriaco Gustav Klimt realizzò Le tre età della donna, un dipinto a olio su tela che misura 180×180 cm. Simbolicamente il tema vuole reinterpretare l’infanzia, la maternità e l’ineludibile discesa della vecchiaia…

Nel 1905 il pittore austriaco Gustav Klimt realizzò Le tre età della donna, un dipinto a olio su tela che misura 180×180 cm. La custodisce attualmente la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma.
Scopri gli altri capolavori di Roma su Uozzart.com
Simbolicamente il tema vuole reinterpretare l’infanzia, la maternità e l’ineludibile discesa della vecchiaia
L’opera, frutto della maturità di Klimt, rappresenta le figure asciutte, sintetiche ed evidenzia un decorativismo geometrico concretizzato in forme che ricordano oro, sete raffinate e pietre preziose. Simbolicamente il tema vuole reinterpretare l’infanzia, la maternità e l’ineludibile discesa della vecchiaia, tre fasi della vita della donna, quindi. La donna anziana con una mano nasconde il suo viso, mentre i capelli ricci e grigi le pendono sul volto. La pelle fa pensare ad una sua debolezza a causa del lungo tempo trascorso lavorando. Il ventre, invece, ricorda la maternità vissuta, mentre la schiena racconta il tanto lavoro svolto nel corso della sua esistenza.
Analisi dell’opera
La giovane presenta lunghi capelli color arancione, inghirlandati con fiori. La sua pelle è bianca e liscia simile a quella della bambina che tiene in braccio e la posizione assunta fa pensare ad un abbraccio. Il viso della bambina dalle rosee guance, che dorme poggiata al petto della giovane, non viene coperto dai corti capelli marroni. La donna anziana che fa quasi da sfondo alla giovane e alla bambina, fa pensare di essere pronta ad andar via, a cedere quindi la scena, o la vita a dir si voglia, alle altre due.
Appassionato di arte, teatro, cinema, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter, Google News e iscriviti alla nostra newsletter.
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.