Il dipinto del 1938 – La strana locomotiva de “La durata trafitta” di René Magritte
La durata trafitta è un olio su tela del pittore René Magritte del 1938, conservato all’Art Institute di Chicago. L’opera raffigura una locomotiva a carbone che esce a tutta velocità da un caminetto all’interno di una sala da pranzo borghese…

La durata trafitta (La durée poignardée) è un olio su tela (147×98.7 cm ) del pittore surrealista belga René Magritte del 1938, conservato all’Art Institute di Chicago.
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Analisi dell’opera
L’opera raffigura una locomotiva a carbone che esce a tutta velocità da un caminetto all’interno di una sala da pranzo borghese. L’inquadratura della scena è leggermente angolata e la locomotiva fuoriesce dalla presa d’aria come se sbucasse da un tunnel ferroviario. Tra gli altri elementi presenti, un orologio nero a pendolo e due candelabri in ottone senza candele. Le linee del dipinto sono nette e chiare, le figure nitide e delineate.
Il committente e la sala
L’opera, commissionata dal collezionista Edward James, fu da lui appesa sopra al caminetto, nonostante Magritte sperasse che andasse alla scala che portava alla sala da ballo. In questo modo, infatti, gli ospiti sarebbero rimasti impressionati dalla locomotiva che sembrava sfrecciare verso di loro.
Come nasce l’idea
Riguardo la scelta del soggetto, l’idea gli era arrivata improvvisamente come un’illuminazione in un momento di “presence of mind” (presenza mentale) . Lui si è semplicemente chiesto come raffigurarla affinché evocasse mistero.
“L’immagine di una locomotiva è immediatamente familiare; il suo mistero non è percepito. Per evocarne il mistero, all’immagine della locomotiva è stata unita un’altra immagine immediatamente familiare senza mistero: l’immagine di un caminetto della sala da pranzo – non ho quindi unito un’immagine familiare con un’immagine cosiddetta misteriosa come un marziano, un angelo, un drago o qualche altra creatura erroneamente ritenuta “misteriosa”. In realtà, non ci sono né creature misteriose né non misteriose. Il potere del pensiero si dimostra svelando o evocando il mistero in creature che ci sembrano familiari (per errore o abitudine).”
(René Magritte, Lettera da Magritte a Hornik, 8 maggio 1959, negli archivi di André Bosmans)
“Quanto alla locomotiva, l’ho raffigurata mentre si precipita in una stanza da pranzo dal buco di un camino, al posto del solito tubo della stufa. Ho intitolato questa metamorfosi “La durée poignardée”.”
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.