Sotheby’s insegna: le aste online sono favorevoli. Un trittico di Francis Bacon venduto per 85 mln di dollari
Quasi 85 milioni di dollari per un “Trittico” di Francis Bacon, il terzo prezzo più alto per l’artista. La casa d’aste Sotheby’s combatte così la crisi da coronavirus, insegnando che il mercato dell’arte può sopravvivere. Ottimi risultati anche per PH-144 (1947-Y-No.1) di Clyfford Still e White Brushstroke di Roy Lichtenstein.

Quasi 85 milioni di dollari per un “Trittico” di Francis Bacon, il terzo prezzo più alto per l’artista. La casa d’aste Sotheby’s combatte così la crisi da coronavirus, insegnando che il mercato dell’arte può sopravvivere. Ottimi risultati anche per PH-144 (1947-Y-No.1) di Clyfford Still e White Brushstroke di Roy Lichtenstein.
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Venduto il “Trittico Ispirato dalla Orestea di Eschilo” di Bacon
Dopo un duello di dieci minuti a colpi di rialzi da 400 e 900 mila dollari, il “Trittico Ispirato dalla Orestea di Eschilo” di Francis Bacon, messo in vendita da un museo privato di Oslo, è andato a un collezionista collegato per telefono da New York contro un rivale online dalla Cina. Tre le sessioni: una dedicata alla raccolta della collezionista di Denver, Ginny Williams, e le altre due rispettivamente all’arte contemporanea e moderna e agli impressionisti.
Ottimi risultati anche per “PH-144 (1947-Y-No.1)” di Clyfford Still e “White Brushstroke” di Roy Lichtenstein
L’incasso totale è stato di 363,2 milioni di dollari, cifra molto vicina a quanto stimato, con una percentuale di opere vendute del 93 per cento. Ottimi risultati anche per “PH-144 (1947-Y-No.1)” di Clyfford Still, battuto per 28,7 milioni di dollari, e “White Brushstroke” di Roy Lichtenstein, con 25,4 milioni compresi i diritti d’asta. Sono stati stabiliti otto nuovi record, tra cui, dalla collezione Williams, “Royal Fireworks” del 1975 di Helen Frankenthaler, che ha raddoppiato la stima massima di partenza di tre milioni di dollari.
Un’asta importante, la prima che fa ben sperare per il mercato virtuale
Importante l’insegnamento che ne è conseguito: scommettere sulle aste virtuali, quindi, potrebbe comunque non essere controproducente. Anzi. Le conferme arriveranno tra qualche giorno: giovedì è il turno di Phillips, mentre il 10 luglio il testimone passa a Christie’s.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.