L’opera d’arte del 1977: il famoso Uomo per la pace, simbolo dei Nobel, di Franco Scepi era un omaggio a Karol Wojtyła
Uomo per la pace è un’opera d’arte di Franco Scepi realizzata nel 1977. Nel 1996, quando nascevano i World Summit of Nobel Peace Laureates, quest’opera ne divenne il simbolo, sottoscritto a Roma nel 1999 dai Premi Nobel per la Pace.

Uomo per la pace (detto anche Uomo di pace o, in inglese, Man for Peace o Man of Peace) è un’opera d’arte di Franco Scepi realizzata nel 1977. Il nome era un auspicio per la fine della guerra fredda ed era ispirata all’impegno dell’allora arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyła. L’immagine raffigura un volto androgino, chiuso nel muro delle intolleranze politiche e religiose, dalla cui sommità una colomba trascina via falce e martello, simboli del comunismo.
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Nel 1996, quando nascevano i World Summit of Nobel Peace Laureates, l’opera di Franco Scepi ne divenne il simbolo
Prima di essere plasmato e divenire monumento, l’immagine fu adottata da Franco Scepi per realizzare il manifesto del film L’uomo di marmo del regista polacco Andrzej Wajda. Nel 1996, quando nascevano i World Summit of Nobel Peace Laureates, l’opera di Franco Scepi ne divenne il simbolo, sottoscritto a Roma nel 1999 dai Premi Nobel per la Pace. In seguito ai ripetuti abusi imitativi del titolo dell’opera, al nome è stato aggiunto anche il cognome dell’artista. Divenendo così Uomo della pace di Scepi.
I grandi premiati
Con il simbolo Scepi’s Man for Peace sono stati premiati dai Nobel, personaggi dello spettacolo che si sono distintisi per il loro impegno etico. Tra i quali Roberto Benigni nel 2002, Nazionale Cantanti nel 2003, Cat Stevens nel 2004, Bob Geldof, Dawn Engle e Ivan Suvanjieff nel 2005. E ancora Massimo Cacciari nel 2007 e Claudio Baglioni nel 2008.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.