Riaprono i musei nelle regioni gialle: ecco quali luoghi della cultura visitare
La lista dei luoghi della cultura aperti nelle regioni gialle, in continuo aggiornamento, è consultabile sul sito del MiBACT. Franceschini: “È un piccolo passo, un segnale di riapertura”.

Cominciano a riaprire nei giorni feriali i musei e i parchi archeologici del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nelle regioni gialle. Così come previsto dalle disposizioni previste dal Dpcm del 15 gennaio 2021, con orari e modalità verificabili sui siti internet dei singoli istituti culturali.
I primi siti riaperti
Da oggi i primi visitatori sono tornati a visitare alcuni dei luoghi della cultura statali. Tra i quali il museo archeologico nazionale di Metaponto a Bernalda (MT), quello di Policoro (MT) o il Museo archeologico nazionale “Dinu Adamesteanu” di Potenza in Basilicata. Quindi i parchi archeologici di Ercolano, Pompei, Paestum e Velia, il Museo di Capodimonte e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli in Campania. E ancora il Santuario italico di Pietrabbondante (IS) o il Museo Sannitico di Campobasso in Molise. Poi le Pinacoteche nazionali di Cagliari e di Sassari o il Compendio garibaldino di Caprera alla Maddalena (OT) in Sardegna. Infine la Basilica di San Francesco ad Arezzo, il Museo del Bargello o i Giardini di Boboli a Firenze in Toscana.
Le scorse riaperture
Dallo scorso 4 dicembre hanno già riaperto al pubblico gli archivi di Stato. Mentre i servizi delle biblioteche sono offerti su prenotazione. Le modalità di prenotazione e le regole di accesso sono comunicate ed evidenziate sui propri siti dalle singole istituzioni.
La lista dei luoghi della cultura aperti in continuo aggiornamento
La lista dei luoghi della cultura aperti, in continuo aggiornamento, è consultabile sul sito del MiBACT all’indirizzo https://www.beniculturali.it/evento/aperturadeimusei. “La riapertura dei musei nei giorni feriali nelle regioni gialle – ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini – è pensata per i residenti, per restituire alla comunità la possibilità di godere in sicurezza del proprio patrimonio culturale. È un piccolo passo, un segnale di riapertura”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.