Il teatro riparte con Kafka: gli spettacoli romani all’Argentina, India, Valle e Torlonia
Last Updated on 30/04/2021
Il Teatro di Roma torna in scena e riparte dal vivo da lunedì 3 maggio. Si parte con “La metamorfosi” di Kafka, all’Argentina fino al 9 maggio. A seguire l’India con La classe di Fabiana Iacozzilli e il Valle con la mostra “Ronconi e Roma” dal 6 maggio…

Il Teatro di Roma torna in scena e riparte dal vivo da lunedì 3 maggio. La Stagione del Cantiere dell’immaginazione sale in palcoscenico con la produzione diretta da Giorgio Barberio Corsetti “La metamorfosi” di Kafka, che dopo il debutto televisivo su Rai5 approda ora all’Argentina fino al 9 maggio. Un classico della modernità che esplora in maniera tragica e comica l’isolamento, la perdita di contatti, la patologia della depressione determinata dall’alienazione e dall’autoannullamento.
Gli altri spettacoli del Teatro Argentina
Nell’anno dantesco, si proseguirà poi tra Giorgio Colangeli e la Divina Commedia a memoria, le lectio introdotte da Paolo Di Paolo e un ciclo di laboratori del Piero Gabrielli. Ma c’è anche Massimo Popolizio con Furore di John Steinbeck, la danza di Michele Di Stefano, mentre l’estate si apre con il Macbeth nella riscrittura di Carmelo Rifici (5-13 giugno).
Gli appuntamenti ai teatri India, Valle e Torlonia
Il Teatro India, invece, apre le porte il 4 maggio con La classe di Fabiana Iacozzilli. Al Teatro Valle torna la mostra “Ronconi e Roma” dal 6 maggio. Il Torlonia parte il 14 maggio con il collettivo dell’underground romano Sgombro in sette serate di teatro comico. Tra le novità, l’apertura dei teatri anche nei mesi estivi, con l’arena India per spettacoli, concerti e cinema, inaugurata dall’Antigone di Massimiliano Civica il 10 giugno; e un nuovo palco esterno al Torlonia, a via con Fiabe Altrove e il progetto per le nuove generazioni a cura di Fabrizio Pallar dal 15 maggio.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.