I capolavori di Roma – Il Monumento funerario di Clemente XIV di Antonio Canova
Last Updated on 06/07/2023
Il Monumento funerario di Clemente XIV è un’opera scultorea di Antonio Canova in marmo di Carrara e lumachella eseguita tra il 1783 e il 1787 e conservata nella Basilica dei Santi Apostoli, nel rione Trevi di Roma. Con questa composizione lo scultore codificò una nuova forma di monumento funebre…

Il Monumento funerario di Clemente XIV è un’opera scultorea di Antonio Canova in marmo di Carrara e lumachella eseguita tra il 1783 e il 1787 e conservata nella Basilica dei Santi Apostoli, nel rione Trevi di Roma.
Scopri le più grandi sculture di sempre e i capolavori di Roma su Uozzart.com
A richiedere l’opera fu Carlo Giorgi
Il successo riscosso con il Teseo sul Minotauro, opera realizzata tra il 1781 e il 1783 ed esposta nel Victoria and Albert Museum di Londra, aveva imposto Antonio Canova al centro della scena artistica romana, procurandogli una serie di prestigiose commissioni. La prima di questa lunga serie fu proprio il Monumento funerario di Clemente XIV. La commissione partì da Carlo Giorgi, ricchissimo mercante che doveva le sue cospicue fortune proprio ai benefici ottenuti dal papa Clemente XIV.
Il grandioso mausoleo di Clemente XIV realizzato in marmo di Carrara e lumachella
Il grandioso mausoleo di Clemente XIV fu realizzato in marmo di Carrara e lumachella. In essa Canova colloca il pontefice alla sommità del monumento con il braccio destro come da ammonizione. Sotto di lui sono collocate la Temperanza, china sul sarcofago con il volto rassegnato, e l’Umiltà, intenta a riflettere sul destino dell’umanità. Con questa composizione Canova codificò inoltre una nuova forma di monumento funebre. Questa utilizza infatti forme geometriche, con figure disposte in modo asimmetrico ma armonico.
Appassionato di arte, teatro, cinema, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter, Google News e iscriviti alla nostra newsletter
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.