Il dipinto del 1562 – La Caduta degli angeli ribelli di Pieter Bruegel il Vecchio
La Caduta degli angeli ribelli è un dipinto a olio su tavola (117×162 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio. Con Il Trionfo della morte e Margherita la pazza, simili per dimensioni e per richiami evidenti al mondo di Bosch, fu probabilmente dipinta per lo stesso committente e destinata a formare una misteriosa serie.

La Caduta degli angeli ribelli è un dipinto a olio su tavola (117×162 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio, datato 1562 e conservato nel Museo reale delle belle arti del Belgio di Bruxelles. È firmato “M.D.LXI BRVEGEL”. Con Il Trionfo della morte e Margherita la pazza, simili per dimensioni e per richiami evidenti al mondo di Bosch, fu probabilmente dipinta per lo stesso committente e destinata a formare una misteriosa serie.
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Analisi dell’opera
Dalla luce divina del paradiso, le schiere celesti si lanciano per sconfiggere il male, rappresentato dagli angeli ribelli che, precipitando verso l’inferno, si trasformano in mostri. Al centro della scena l’Arcangelo Michele, fornito di armatura, scudo crociato e spada. Questo si scaglia contro il drago dell’Apocalisse, il mostro capovolto che, colpito dall’arcangelo, precipita arrivando a sfiorare con le sue teste coronate il bordo inferiore della tavola.
I mostri in primo piano
La mostruosità morale dei demoni si riflette in tutta la loro deformità fisica, ottenuta fondendo vari esseri: rettili, insetti, molluschi, anfibi, mammiferi, vegetali. Ma se per Bosch i mostri sono sempre protagonisti secondari, Bruegel li risalta. Spicca al centro una figura con ali di farfalla, che copre addirittura il mostro apocalittico: forse un’allusione a come anche il peccato possa essere attraente.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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