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“J’Accuse…!” di Émile Zola: una nuova traduzione del pamphlet

Per i tipi de Il Saggiatore esce una nuova traduzione del celebre pamphlet di Émile Zola. A cura di Pierluigi Pellini con un saggio di Daniele Giglioli

Il celebre pamphlet sull’affare Dreyfus torna in libreria in un volume, uscito per i tipi de Il Saggiatore, a cura di Pierluigi Pellini. Insieme al J’Accuse è presentato un altro testo dello scrittore francese riguardante la vicenda del militare alsaziano ingiustamente accusato di alto tradimento. Si tratta della Dichiarazione alla corte, pronunciata fa Zola davanti al tribunale che lo giudicava per il reato di diffamazione in seguito alle sue prese di posizione in favore di Dreyfus, e contro le alte sfere dell’esercito francese.

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Zola e la nascita dell’intellettuale moderno

I due testi vengono presentati in nuove, e più accurate, traduzioni e sono accompagnati dal testo originale francese di entrambi gli scritti. Un corposo saggio di Pellini mette in contesto il ruolo di Zola nell’affaire, e in quella polveriera sociale che era la Francia di fine secolo XIX. Fin dalla prefazione, il curatore pone l’attenzione su quanto questo discorso ci parli ancora oggi. Anzi, e meglio: quanto questo discorso sia un momento fondativo nella definizione del concetto di intellettuale, in senso moderno del termine; uno scritto che inaugura una tendenza viva ancora ai giorni nostri. Anche il saggio di Giglioli insiste su questo punto. In un certo senso è l’atto di nascita dell’intellettuale impegnato, che mette il proprio lavoro e la propria voce al servizio della giustizia, e della verità.

J’Accuse, ieri e oggi

L’azione di Zola per il caso Dreyfus, scrive Pellini, definisce storicamente la figura dell’intellettuale che accusa il potere “come ancora viene riproposta nella nostra contemporaneità”. J’Accuse diviene un testo talmente endemico da farsi locuzione comune (anche in italiano di dice: “lanciare un J’Accuse contro tal dei tali…”); e anzi, oggi, continua il curatore, si rischia il sovraccarico semantico, “un moltiplicarsi di J’Accuse che spesso si presentano come eredi di Zola; e quasi sempre di quel gesto ignorano il senso, fraintendono la portata, travisano la logica”.

Tornare a Zola

Questa nuova edizione, oltre a fare conoscere un testo meno noto come la Dichiarazione alla corte, pone l’attenzione proprio sulla portata e sulla logica di questo scritto. In un mondo di intellettuali impegnati in cui spesso l’impegno è il rovescio della medaglia di un malcelato narcisismo, o di una faziosa ideologia, tornare a Zola è un’opzione da non sottovalutare. Tornare a Zola significa riappropriarsi del senso del vero inteso come fondamento della società; significa rinunciare ad un impegno di facciata per combattere attivamente le “invenzioni da feuilleton” (oggi diremmo, con meno gusto letterario, le fake news) della contemporaneità; e farlo rimanendo intimamente artisti senza farsi vati della nazione. Significa, in sintesi, tornare alla storia e, in una parola, alla realtà.

Scheda del libro

Titolo: J’Accuse…!
Autore: Émile Zola
A cura di: Pierluigi Pellini
Editore: IL Saggiatore
Anno: 2022
Pagine: 224
ISBN: 8842829455
Prezzo: 19 Euro.

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