Skip to content

I luoghi di Roma – Storia e curiosità sul monumento a Garibaldi sul Gianicolo

È stato restituito alla cittadinanza il monumento a Giuseppe Garibaldi al Gianicolo, restaurato dopo essere stato colpito nel 2018 da un fulmine. Scopriamone storia e curiosità…

È stato restituito alla cittadinanza il monumento a Giuseppe Garibaldi al Gianicolo, restaurato e messo in sicurezza dopo essere stato colpito il 7 settembre del 2018 da un fulmine che aveva provocato considerevoli dissesti nella struttura del podio. 

Scopri quartieri e luoghi di Roma su Uozzart.com

I fulmini del 1944 e del 1963

Dalle indagini e ricerche effettuate subito dopo l’evento, è emerso che il monumento era già stato colpito e danneggiato dai fulmini per ben due volte, nel settembre 1944 e nel luglio 1963, sempre nel prospetto ovest, secondo la stessa dinamica. Durante le fasi iniziali e finali dell’intervento sono state effettuate anche indagini diagnostiche per calibrare e verificare l’efficacia delle operazioni di consolidamento. I lavori sono stati avviati il 14 luglio 2022, per un costo di circa 400mila euro.  

L’inaugurazione avvenne il 20 settembre 1895

Il monumento equestre a Garibaldi al Gianicolo ebbe una genesi e una realizzazione lunga e complessa, prima di essere inaugurato il 20 settembre 1895 durante la celebrazione del 25° anniversario della liberazione di Roma. La decisione di dedicare a Garibaldi un monumento nazionale a Roma fu presa dal Parlamento italiano all’indomani della morte dell’eroe, avvenuta a Caprera il 2 giugno 1882. Il consiglio Comunale aprì una sottoscrizione stanziando la somma di lire 80.000 e individuando nel Gianicolo il luogo dove erigere il monumento.

Si decise quindi di porre il progetto dell’opera a concorso e la commissione giudicatrice stabilì che il monumento doveva essere sormontato da una statua bronzea di Garibaldi in piedi o a cavallo, indicando come luogo puntuale della collocazione il giardino di San Pietro in Montorio. Furono presentati 37 bozzetti che vennero esposti nel nuovo Palazzo delle Esposizioni, in via Nazionale.

La proposta di Emilio Gallori

La commissione dichiarò vincitrice la proposta di Emilio Gallori, esprimendo però il desiderio che le figure del monumento, fredde e politicamente neutrali, venissero rianimate e vivacizzate. Gallori presentò un nuovo progetto arricchito di gruppi bronzei sulla fronte e sul lato posteriore, l’uno con i bersaglieri di Luciano Manara e l’altro con i combattenti di Calatafimi, che si aggiungevano ai gruppi allegorici dell’Europa sul lato sud e dell’America sul lato nord. Approvate le modifiche, fu avanzata la proposta di creare un ossario sotto le fondazioni del monumento per ospitare le spoglie dei caduti nella difesa di Roma del 1849 che si trovavano già sepolti al Gianicolo.

Una nuova area per l’opera

Nella primavera del 1891, quando i lavori per le fondazioni erano stati avviati, il Comune, per mancanza di fondi, dichiarò di dover rinunciare a costruire la cripta sotto il monumento. Fu allora che Gallori propose una nuova area per la collocazione dell’opera, individuando il punto più alto del Gianicolo. Il 19 marzo 1895, alla presenza dei reali d’Italia, fu posta la prima pietra e si stabilì che il monumento sarebbe stato inaugurato il 20 settembre. Alle ore 11 del 20 settembre 1895, il monumento fu scoperto davanti al re e alla regina, al presidente del Consiglio Crispi e al sindaco Emanuele Ruspoli, alla presenza, secondo i giornali dell’epoca, di oltre sessantamila persone.

Appassionato di arte, teatro, cinema, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine FacebookTwitterGoogle News e iscriviti alla nostra newsletter

Commenta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Rilevato blocco annunci

La pubblicità è il motivo per cui il nostro magazine è gratuito.
Supporta Uozzart disattivando il blocco degli annunci.

OK
Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: