Il dipinto del 1941 – La “Crocifissione” di Renato Guttuso e i rimandi nascosti a Rembrandt e a Picasso
Crocifissione è un dipinto a olio su tela di Renato Guttuso del 1941, oggi conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Lo schema spaziale delle sue croci e la figura del cavallo rimandano a due grandi artisti…

Crocifissione è un dipinto a olio su tela (200×200 cm) di Renato Guttuso del 1941, oggi conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
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I rimandi a Rembrandt e a Picasso
Guttuso, nella realizzazione dell’opera, cercò di discostarsi dalla precedente tradizione iconografica pensando addirittura di ambientare la scena in un interno. Alla fine scelse di ambientarla al Golgota, adottando però uno schema spaziale nuovo, con la disposizione delle tre croci in diagonale una dietro l’altra. In questo sembra voler citare Rembrandt nel suo disegno “Cristo in croce tra i due ladroni”. Interessante anche il probabile rimando al cavallo presente nel “Guernica” di Pablo Picasso. Il volto di Cristo, invece, risulta nascosto dalla croce di uno dei due ladroni.
Analisi dell’opera
Spesso e deciso è il tratto delle sue pennellate, mentre i colori accesi e le tinte pastello infondono una forte carica espressiva ai personaggi. Importante l’attenzione nei confronti delle Scritture: un soldato tiene tra le mani l’asta con la spugna imbevuta di aceto e le pietre. L’intento di Guttuso è stata esplicitata con una sua stessa frase: Una Crocifissione che sembri una natura morta e una natura morta che sembri una Crocifissione.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.