Il dipinto del 1880 – Il mazzo di asparagi di Manet e l’inatteso omaggio
Mazzo di asparagi è un piccolo olio su tela realizzato nel 1880 da Édouard Manet. Oggi è conservato nel Wallraf-Richartz Museum di Colonia. Il committente diede all’artista 200 franchi in più rispetto alla cifra pattuita. Manet, quindi, per ringraziarlo…

Mazzo di asparagi è un olio su tela (16,5×21,5 cm) realizzato nel 1880 da Édouard Manet. Oggi è conservato nel Wallraf-Richartz Museum di Colonia.
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Analisi dell’opera
Il mazzo d’asparagi bianchi dalle punte violacee, legato da due cordini quasi color oro, e dipinto in varie tonalità di grigio, è adagiato su un letto verde di cicoria e si armonizza perfettamente con il colore del tavolo di marmo sul quale poggia la composizione. Lo sfondo scuro esalta la luce degli asparagi bianchi.
L’asparago in più
L’opera, autografata “Manet” nell’angolo in basso a sinistra, fu acquistata dal critico e collezionista d’arte russo Charles Ephrussi al prezzo di 800 franchi. L’acquirente, tuttavia, volle retribuire l’artista con la somma di 1000 franchi. Per questo Manet dipinse di getto un ulteriore asparago (la tela è conservata nel Museo d’Orsay di Parigi) e lo inviò a Ephrussi con un bigliettino che recitava: “Ne mancava uno al vostro mazzo”. Secondo i curatori del Musée d’Orsay di Parigi, Manet dipinse L’asparago con grande piacere e libertà espressiva.

Il commento di Georges Bataille
Lo scrittore francese Georges Bataille scrisse che il dipinto di Manet è una Natura “Morta, sì, ma al contempo vivace“. Con questa frase Bataille alludeva allo spirito umoristico dell’artista che aveva realizzato questo dipinto come forma di ringraziamento e di disimpegno nei confronti del committente.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.