Il dipinto del 1483 – Il Ritratto virile di Sandro Botticelli e la sua innovativa postura
Last Updated on 28/08/2023
Il Ritratto virile di Sandro Botticelli è un’opera d’arte affascinante e carica di significato. Esso è realizzato a tempera su tavola ed è datato intorno al 1483-1484. Il soggetto del ritratto è un giovane uomo, ma ciò che rende questo dipinto interessante è la sua postura inconsueta

Il Ritratto virile di Sandro Botticelli è un’opera d’arte affascinante e carica di significato. Esso è realizzato a tempera su tavola, misura 37,5×28,2 cm ed è datato intorno al 1483-1484. L’opera è attualmente conservata nella National Gallery di Londra, dove è stata esposta dal 1859.
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Analisi dell’opera
Il Ritratto virile di Sandro Botticelli è un’opera d’arte affascinante e carica di significato. Esso è realizzato a tempera su tavola, misura 37,5×28,2 cm ed è datato intorno al 1483-1484. Il soggetto del ritratto è un giovane uomo, ma ciò che rende questo dipinto interessante è la sua postura inconsueta: è raffigurato frontalmente, a differenza del tipico profilo utilizzato nella scuola italiana o dei tre quarti utilizzati nella scuola fiamminga. Questo atteggiamento frontale crea un effetto di immediatezza e coinvolgimento con lo spettatore, poiché il giovane sembra fissarlo intensamente.
La luce incidente da sinistra, sullo sfondo scuro, enfatizza la plasticità del soggetto e contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva. Gli occhi del giovane sono particolarmente grandi e penetranti, mentre il naso presenta grandi narici e la bocca è carnosa, con zigomi pronunciati. La linea del volto appare tesa, e l’insieme trasmette un senso di inquietudine, che è più accentuato rispetto ad altre opere di Botticelli considerate anteriori, come il Ritratto d’uomo con medaglia di Cosimo il Vecchio (1475-1475 circa).
L’abbigliamento tipico della borghesia fiorentina dell’epoca
L’abbigliamento del giovane uomo è caratteristico del periodo e della borghesia fiorentina dell’epoca. Indossa una tunica marrone, con lo stesso colore degli occhi, bordata di pelliccetta, sopra un vestito nero e una camicia bianca. I capelli sono lunghi e mossi, e sono coperti da una berretta rossa tipica dell’abbigliamento maschile di quel periodo.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.