Salemme, Marcorè, Avati e tutto il “glam” della settimana
Last Updated on 09/05/2019
Quattro eventi all’insegna del cinema e del teatro. Tra i presenti, Valerio Mastandrea e Pupi Avati, Neri Marcorè e Vincenzo Salemme
A colloquio con Neri Marcorè e Tommaso Paradiso

Un ottimo inizio di 2019 a Officina Delle Arti Pier Paolo Pasolini, Laboratorio di Alta Formazione e HUB Culturale della Regione Lazio, a Roma. Partito con una programmazione ricca di appuntamenti e incontri, come di consueto a ingresso gratuito. Si è cominciato con Tutti pazzi per Neri, un incontro con Neri Marcorè, uno degli attori più poliedrici del panorama dello spettacolo italiano. Tra gli eventi, anche Tutta colpa di Paradiso, una conversazione a più voci con uno degli artisti di spicco del nuovo indie italiano, Tommaso Paradiso.
Pupi Avati e Valerio Mastandrea ospiti a Monopoli

Il Maestro Pupi Avati e l’attore e regista Valerio Mastandrea hanno inaugurato la 20esima edizione di Sudestival, “Il Festival lungo un inverno, a Monopoli (Ba). L’appuntamento dedicato al cinema d’autore italiano ha ospitato la mostra fotografica “Pupi Avati. Parenti, amici e altri estranei”, dedicata ai cinquant’anni di cinema del regista. Avati, dopo una conversazione con Michele Suma, ha introdotto la proiezione del suo film “La seconda notte di nozze”. Nel programma anche la serata evento dedicata alla proiezione di “Ride”, esordio alla regia dell’attore Valerio Mastandrea presentato all’ultimo Torino Film Festival.
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Vincenzo Salemme (e il “suo” cuore) al Sistina di Roma

Dopo lo straordinario successo per due stagioni teatrali, Vincenzo Salemme è tornato al Teatro Sistina di Roma con la sua divertentissima commedia “Con tutto il cuore”. Al centro della vicenda c’è il mite insegnante di lettere antiche Ottavio Camaldoli, che subisce un trapianto di cuore. Ma non sa che il cuore gli è stato dato in dono, è quello di un feroce delinquente, Antonio Carannante, morto ucciso. Il quale, prima di morire, ha chiesto alla mamma, feroce quanto lui, che il proprio cuore potesse continuare a pulsare. Anche dopo la sua morte. Ad applaudirlo, durante la prima, tanti personaggi dello spettacolo. Come Pippo Baudo, Gloria Guida, Michele La Ginestra. E ancora Antonella Elia, Enrico Lucherini, Tosca D’Aquino, Neri Parenti e tanti altri.
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Pino Ammendola al vernissage di Pamela e Susy

Si è aperta”Canone inverso“, la nuova mostra di Galleria SpazioCima, a Roma, che proseguirà sino a venerdì 8 marzo. Protagonisti dell’esposizione, organizzata da Roberta Cima, sono il rigore architettonico prettamente materico di Pamela Ferri e l’emotività labile della carta di Susy Manzo. Due canoni stilistici diametralmente opposti, “inversi” per l’appunto, che si incontrano. Uno rappresenta la ragione, l’altro il cuore; uno ha il suo punto di forza nella collettività, l’altro sulla precarietà del singolo. Durante l’evento di apertura erano presenti anche gli artisti Luisiano Schiavone e Fabio Turri e l’attore, doppiatore e regista Pino Ammendola.
Articolo apparso anche su Stile.it/Lastampa.it
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.